Basta che funzioni di Woody Allen (2009)



USA 2009
Titolo Originale: Whatever Works!
Regia: Woody Allen
Sceneggiatura: Woody Allen
Durata: 92 minuti
Genere: Commedia


Un po' di persone tra quelle che mi leggono sanno che il mio rapporto con il cinema di Woody Allen non è che sia dei migliori: innanzitutto, fino a un paio di anni fa, non amavo particolarmente il fatto che i suoi film fossero una sorta di tassa annuale da pagare e poi sono estremamente convinto che più uno fa film in maniera assidua - e un film all'anno è comunque moltissimo - più è alta la probabilità di sbagliarne qualcuno. Negli ultimi anni però, grazie anche a film come "Cafè Society" e "Midnight in Paris" ho imparato ad apprezzare, anche se non da farmi venire la voglia di recuperarmi tutti i suoi film, anche il suo tipo di cinema, che fino a poco tempo fa mi dava l'impressione di non portare a nulla e di perdersi in troppi discorsi di cui non è sempre facile comprendere la direzione. Sono però venuto in contatto, grazie a Netflix, anche con "Basta che funzioni", pellicola diretta da Woody Allen nel 2009 e di cui in questi dieci anni avevo sentito molto parlare, senza mai trovare il coraggio e la voglia di visionarla. Il protagonista e narratore della vicenda è Boris Yelnikoff, interpretato da Larry David, mentre i personaggi femminili principali della pellicola sono interpretati da Evan Rachel Wood e da Patricia Clarkson. Ruolo di non poco conto anche per Henry Cavill.
Boris Yelnikoff, fisico di fama internazionale e un tempo candidato al Premio Nobel, divorzia dopo aver tentato il suicidio e va a vivere da solo, isolandosi dalle altre persone, che non ritiene degne del suo intelletto. Per guadagnarsi da vivere insegna ai bambini a giocare a scacchi, talvolta trattando anche loro in maniera scontrosa e dimostrandosi spesso irascibile e poco paziente. Una sera, tornando a casa, si imbatte in Melodie St. Ann Celestine, giovane ragazza del Mississippi scappata a New York mendicando cibo e cercando un posto per passare la notte. Viene accolta in casa da Boris fino a quando la ragazza non avrà trovato un lavoro e un posto in cui stare, ma presto i due si innamoreranno e si sposeranno, nonostante l'enorme differenza di età. Presto si faranno vivi anche i genitori di Melodie, che inizieranno ad interferire con la vita della coppia, ma anche a cambiare drasticamente le proprie abitudini di vita.
Dopo aver scritto la sceneggiatura della pellicola nel 1977 e dopo la morte dell'attore che Woody Allen aveva scelto come protagonista, "Basta che funzioni" è rimasto congelato per praticamente trent'anni prima di essere portato nelle sale cinematografiche. Un film in cui sin dalle prime battute mi sono trovato ad empatizzare fortemente con il carattere misantropico, misogino e scorbutico del protagonista Boris, un carattere con il quale trovo persino più di qualche punto in comune rispetto al mio, escluse le manie suicide. "Basta che funzioni" è un film che rispecchia in tutto e per tutto lo stile di Woody Allen, ci troviamo davanti ad un film in cui più che lo svolgersi della trama, ad essere interessanti sono le situazioni che si vengono a creare con i personaggi coinvolti e il profondo cambiamento che essi vivono rispetto all'inizio del film. Il protagonista Boris inizia con l'essere scorbutico e rifiutando il rapporto con altre donne, per poi finire a sposare una ragazza giovanissima con cui si trova molto bene, Melodie parte dall'essere ingenua ed insicura, fino al momento in cui si innamora - stavolta per davvero - di un ragazzo della sua età capendo per davvero cosa vuole. La madre di Melodie, interpretata da un'ottima Patricia Clarkson, modifica il suo spirito conservatore, diventando l'esatto opposto, libertina ed apertissima una volta vista la vita a New York, mentre il padre di Melodie scoprirà di essere sempre stato omosessuale.
In tutte queste situazioni quella di "Basta che funzioni" è una comicità piuttosto amara e pungente, grazie alla quale il film scorre via liscio senza cali di ritmo. Purtroppo però, quando ho a che fare con Woody Allen non riesco a trovare, in qualsiasi film che vedo, nemmeno in quelli più acclamati, un qualcosa che mi faccia dire che ciò che sto guardando è splendido, come invece fanno molti altri estimatori del regista. Provo un certo piacere nel vederli - alcuni di loro - ma ancora non sono mai riuscito a gridare al capolavoro.

Commenti

  1. Woody Allen è un appuntamento fisso, questo è uno dei più cinici tra i suoi lavori nuovi, un titolo che potrebbe piacere anche a chi normalmente non guarda i film di Allen secondo me. Cheers!

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  2. Prima di questo film quasi non lo sopportavo più Allen, ma questo film quel malessere l'ha alleviato ;)

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