Moschettieri del re - La penultima missione di Giovanni Veronesi (2018)

Italia 2018
Titolo Originale: Moschettieri del re - La penultima missione
Sceneggiatura: Giovanni Veronesi, Nicola Baldoni
Durata: 109 minuti
Genere: Commedia


É passato talmente tanto tempo da quando ho visto questo film che quasi mi dimentico di scriverne, l'ho visto addirittura pochi giorni prima di partire per il mio viaggio verso il Giappone e la Corea del Sud, di cui vi ho accennato a più riprese sia prima della mia partenza sia dopo il mio ritorno. Un film uscito nelle sale cinematografiche italiane sotto Natale del 2017 - o forse addirittura tra Natale e capodanno - e diretto da Giovanni Veronesi, regista italiano di cui ho visto solamente "Streghe verso Nord" in una notte estiva nel periodo delle scuole superiori - ricordo di questo film un Teo Mammucari allucinantemente brutto da vedere e da vedere recitare e non è che poi con gli anni sia migliorato - e "L'ultima ruota del carro", di cui invece conservo un buon ricordo, non certo eccezionale, ma in grado di farmi in qualche modo stare bene con me stesso durante la visione, cosa che non mi accade con molti film a dire la verità, specie con le commedie italiane di qualche anno fa, anche se negli ultimi tempi, da questo punto di vista mi sembrano essere leggermente migliorate. Il cast è di quelli che normalmente, nel cinema italiano, vengono scomodati per film di grande qualità, tant'è che tra i protagonisti abbiamo Pierfrancesco Favino, Valerio Mastandrea, Rocco Papaleo, Sergio Rubini e Alessandro Haber, per quanto riguarda rispettivamente i personaggi di D'Artagnan, Athos, Porthos, Aramis e il Cardinale Mazzarino, mentre dal punto di vista femminile abbiamo attrici come Margherita Buy e Matilde Gioli, non proprio le ultime arrivate.
Il film è una rivisitazione in salsa tutta italiana della storia de "I tre moschettieri" narrata da Alexandre Dumas nell'omonimo romanzo e nel suo seguito "Vent'anni dopo" - ci sarebbe poi un terzo capitolo da cui il film parrebbe non prendere ispirazione. Tale storia è rivisitata in chiave ironica, mostrandoci i personaggi ormai quasi anziani e scapestrati, molto inclini alle battute e a combinare guai nelle loro avventure per salvare il re Luigi XIV. C'è da dire che con un cast di questo livello era difficile fare male, in una commedia uscita poi nel periodo natalizio che avrebbe, sicuramente, potuto attirare al cinema un certo tipo di pubblico, anche se poi la concomitanza con altre uscite curiose nei nostri cinema aveva fatto sì che il film non ottenesse un grandissimo riscontro da parte del pubblico. Aggiungiamo a questo il fatto che personalmente, e non so nemmeno bene quale sia il motivo, detesto fortemente tutto ciò che è legato alle storie dei tre moschettieri, mi sono letteralmente indigesti fin da piccolo quando ricordo che era uscita qualche serie animata a riguardo che mi aveva fortemente annoiato.
Peccato poi che questa commedia tutta italiana basata su una storia tutta francese non è che sia riuscita poi così bene, anzi: purtroppo le varie trovate comiche messe in scena dal regista mi sono sembrate abbastanza fallaci e scontate e ho fatto veramente fatica a trovare un senso vero e proprio a tutte le scene che ci vengono mostrate. Non c'è poi nemmeno da essere contenti del modo in cui sono stati sviluppati i personaggi, in un progetto che lo stesso Veronesi covava già trent'anni fa, con protagonisti del calibro di Troisi, Benigni e Verdone e che solo grazie a quelli scelti per questo film, comunque di grande livello, riesce un po' a risollevarne le sorti. Se a ciò aggiungiamo poi il fatto che i personaggi femminili, per l'economia del film, contano come il due di picche quando la briscola è denari e un finale molto amaro di cui sinceramente non ho ben capito il significato anche perchè non è parso per nulla contestualizzato, viene fuori il fatto di trovarci davanti ad una pellicola che purtroppo funziona in pochi aspetti e nemmeno benissimo in quei pochi che possono essere ritenuti leggermente positivi.

Voto: 4,5

Commenti

  1. Con tutto che sono cresciuto leggendo Dumas, questo proprio non posso farcela, mi hai confermato che ho fatto bene ad evitarlo ;-) Cheers

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  2. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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