Solo: A Star Wars Story di Ron Howard (2018)
USA 2018
Titolo Originale: Solo: A Star Wars Story
Regia: Ron Howard
Sceneggiatura: Jon Kasdan, Lawrence Kasdan
Cast: Alden Ehrenreich, Woody Harrelson, Emilia Clarke, Donald Glover, Thandie Newton, Phoebe Waller-Bridge, Joonas Suotamo, Paul Bettany
Durata: 135 minuti
Genere: Fantasy, Avventura
Dal 2015 la Disney ha preso possesso del franchise di "Star Wars", decidendo di fare uscire un film della saga principale ogni due anni - nel 2015 uscì "Star Wars: Episodio VII - Il risveglio della Forza", nel 2017 è uscito "Star Wars: Episodio VIII - Gli ultimi Jedi" e nel 2019 uscirà il capitolo conclusivo di questa terza trilogia - inframezzati da spin-off su eventi o personaggi interessanti della saga - nel 2016 fu il turno di "Rogue One: A Star Wars Story", ora è uscito nei cinema il film di cui vi parlo oggi e nel 2020 uscirà un film su Boba Fett -. Arrivato nel nostro paese abbastanza in sordina, quasi il pubblico non si rendesse conto che stava per uscire un film del franchise di "Star Wars", mi sono gettato nei cinema per vederlo nel primo weekend disponibile e, essendoci andato da solo, ho potuto rispondere in una volta sola alle domande "cosa sei andato a vedere al cinema?" e "con chi sei andato al cinema?". Ma ora, come tradizione per tutti i film della saga di "Star Wars" di cui ho parlato poco prima dell'uscita del settimo capitolo, ecco il bannerone!
"Solo: A Star Wars Story" parla della giovinezza di Han Solo, qui interpretato da Alden Ehrenreich che ha un quarto del carisma di Harrison Ford nei primi film ma che, a dirla tutta, non mi è nemmeno troppo dispiaciuto. Si parte dalla vita nel pianeta Corellia dove vive di crimine assieme all'amica d'infanzia e fidanzata Qi'ra, interpretata da Emilia Clarke - su di lei e sul suo personaggio ci torneremo -, al soldo della regina Proxima, passando alla fuga e alla collaborazione con il mercenario Tobias Beckett, con il quale dovrà rubare un enorme carico di coassio grezzo. Per analizzare il film in maniera obiettiva e non troppo di pancia bisogna partire dal presupposto che "Solo: A Star Wars Story" viva, nel corso delle due ore e un quarto di durata, di alti e bassi piuttosto clamorosi che, nonostante la visione scorra in maniera piuttosto lineare ed in maniera non troppo pesante, rendono piuttosto complicato stare dietro a tutti gli eventi.
Partendo da quelli che per me sono stati i punti forti della storia che viene narrata, ho apprezzato particolarmente il modo in cui viene narrata la conoscenza tra Han e Chewbecca, con una scena che non sarà stata il massimo della credibilità, ma quanto meno ha messo in luce come sia nata la profonda amicizia tra i due, in un contesto decisamente inaspettato. Ho particolarmente apprezzato anche alcune scene d'azione, che sono ben coreografate e in grado di coinvolgere, anche se non sempre nel migliore dei modi, ma comunque in maniera soddisfacente. Interessantissime a livello registico - ma su Ron Howard da questo punto di vista non c'è proprio da discutere - sono quelle scene in cui Han Solo comincia a pilotare il Millennium Falcon con le evoluzioni che compie con la nave spaziale che risultano davvero spettacolari e alcune anche piuttosto gasanti. Dal punto di vista della recitazione sospendo il giudizio su Alden Ehrenreich, che non mi è nè piaciuto nè dispiaciuto, mentre ho apprezzato il modo in cui Emilia Clarke ha dato vita al personaggio di Qi'ra - ci ritorneremo di nuovo, tranquilli -, mentre mi sarei aspettato molto di più dal Tobias Beckett interpretato da Woody Harrelson che non mi ha particolarmente convinto.
Passiamo dunque alle note dolenti della pellicola: innanzitutto per tutta la sua durata ho avuto la sensazione di trovarmi davanti ad un assemblamento di scene non sempre ben collegate tra loro, con gli stacchi che in certi frangenti funzionano, in altri lasciano un po' spiazzati. In secondo luogo, e questa è stata una delle cose che mi ha dato più fastidio, al termine della visione ho avuto la sensazione che la pellicola non fosse andata proprio da nessuna parte, con il personaggio di Qi'ra che alla fine si rivela utile solamente per fare il collegamento con la saga principale di "Star Wars", collegamento che tra l'altro mi è parsa come una delle cose più forzate dell'intera saga e non dico nient'altro perchè so che alcuni lo hanno apprezzato, mentre altri non lo hanno ancora visto e sarebbe uno spoiler troppo grosso. Ma anche, forse, l'unico potenzialmente interessante di tutto il film, ecco.
Con "Solo: A Star Wars Story" siamo dunque davanti ad uno spin-off che non si comporta nè bene nè male verso i suoi spettatori, offre ai fan alcune scene che avrebbero voluto vedere, mentre ne risolve altre in maniera ridicola o forzatissima. Insomma, è un film che si lascia guardare, pur con qualche momento di stanca, che però non mi ha coinvolto come avrei sperato.
Voto: 6
Come film d'intrattenimento ci sta pure, poteva andare molto peggio... Comunque ci sono stati un paio di colpi di scena che mi hanno sorpreso in positivo (e anche in negativo).
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