Obbligo o verità di Jeff Wadlow

USA 2018
Titolo Originale: Truth or Dare
Regia: Jeff Wadlow
Sceneggiatura: Jillian Jacobs, Michael Reisz, Christopher Roach, Jeff Wadlow
Cast: Lucy Hale, Tyler Posey, Violett Beane, Sophia Taylor Ali, Hayden Szeto, Landon Liboiron, Nolan Gerard Funk, Sam Lerner, Aurora Perrineau, Tom Choi, Brady Smith, Gary Anthony Williams
Durata: 100 minuti
Genere: Horror


Lo sapete già tutti, soprattutto se leggete questo blog da un po' di tempo: io adoro il cinema horror, quasi in ogni sua sfaccettatura - solo lo splatter fine a se stesso non mi fa particolarmente uscire di testa, mentre per il resto l'horror è sicuramente il genere che guardo più volentieri - e soprattutto non disdegno mai la visione di un horror scemo. E di horror scemi, in questi ultimi anni, ne sono usciti tanti, se non tantissimi, peccato che buona parte di questi si prendessero sul serio in maniera incredibile, vedi ad esempio i pessimi "Slumber - Il demone del sonno" e "La vedova Winchester" che mi hanno annoiato come pochi altri film in questa annata. Ecco che per rinfrescare questi weekend di inizio estate arriva però "Obbligo o verità", il tipico film horror che sin dal titolo promette di essere scemo all'inverosimile, ma ha dalla sua una sempre affascinante ambientazione studentesca - mettimi un horror e degli studenti di un campus universitario o liceali e io impazzisco - e una protagonista come la bella Lucy Hale che è stata negli ultimi anni una delle "Pretty Little Bitches Liars", la serie TV regina del thriller trash.
Ma passiamo finalmente a "Obbligo o verità", il film in cui un gruppo di giovani ragazzi, tra cui Olivia Barron, interpretata da Lucy Hale, la sua migliore amica Markie, interpretata da Violett Beane, e il ragazzo di lei Lucas, interpretato da Tyler Posey, si recano in Messico per lo spring break. Durante la loro ultima serata di vacanza incontrano Carter, interpretato da Landon Liboiron, che li invita a bere un drink tra le rovine di una villa, convincendo il gruppo a giocare a obbligo o verità. Al termine del gioco lo stesso Carter rivela di aver ingannato Olivia - essendo lei la ragazza con cui per primo ha attaccato bottone - per trovare altre persone che partecipassero al gioco, che sarebbe di lì a poco diventato reale e li avrebbe perseguitati una volta tornati alle loro vite. Quando il gioco si sarebbe presentato a loro, avrebbero dovuto scegliere tra obbligo o verità e poi eseguire la sfida: il rifiuto a scegliere o ad eseguire il compito comporta la morte.
Come dicevo nella breve introduzione a come ho deciso di guardare questo film, a me piacciono gli horror scemi, soprattutto se guardati in un clima in cui il caldo e la scarsa voglia di impegnarsi prendono il sopravvento. E mi dispiace dirlo, soprattutto per quei critici che lo stanno massacrando da qualche giorno - ma alla faccia loro gli incassi al botteghino vanno che è una meraviglia -, "Obbligo o verità" è un horror sinceramente perfetto per questo intento. Parte da un presupposto non troppo originale come una maledizione che perseguita i nostri protagonisti tramite un normalissimo gioco che sono soliti fare i ragazzi e che non è nemmeno un gioco così innocuo come si vorrebbe pensare. Tant'è che nel corso del film, una volta che i protagonisti sono costretti a decidere se dire la verità o morire, cominceranno a venire fuori le peggiori cose e a rompersi man mano le varie amicizie, se non dovesse pensarci il gioco a uccidere direttamente i protagonisti. Riflessione sociologica a parte che questo film non merita a dirla tutta, sappiamo benissimo di essere davanti ad un horror scemo, in cui magari i protagonisti non sono dei veri e propri mostri di intelligenza e in cui bisogna spesso sospendere l'incredulità - com'è che tutti, tranne uno, credono subito ad Olivia quando spiega loro la maledizione? - e non sempre tutti fanno la scelta più logica.
Siamo davanti ad un horror scemo in cui la recitazione non è ad altissimi livelli e il doppiaggio non è da meno - in alcuni casi pare quasi abbiano chiamato il primo che passasse per dare voce a un personaggio, come nel caso di Brad Chang interpretato da Hayden Szeto -, ma cavoli quanto mi ha divertito. L'ora e quaranta della sua durata passa via che è un piacere, la tensione non sempre è altissima, ma il ritmo tiene sempre botta e non ci si stanca mai durante la visione della pellicola, così come non so bene perchè il film è riuscito a farmi stare simpatica pure Lucy Hale - che non è mai stata la mia pretty little bitch liar preferita - e a farmi scoprire un'attrice interessante come Violett Beane - e non parlo solo ed esclusivamente della recitazione -. Insomma, pur con tutti i suoi innumerevoli difetti, "Obbligo o verità" funziona che è un piacere e rappresenta una visione perfetta per questo periodo dell'anno in cui, di voglia di impegnarsi anche cinematograficamente parlando, ce n'è sempre poca.

Voto: 6,5

Commenti

  1. Trascurabilissimo, ma concordo anche col tuo voto. Non mi è dispiaciuto nemmeno un po'. :)

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  2. Ho scritto il mio pezzo ieri e ho il post in rampa di lancio, quando dico che sei un signore non scherzo, l’ho trovato tremendo pasticciato e in generale un gran casino, Jason Blum questa volta ha fatto un buco nell’acqua. Cheers!

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