The Generi - Stagione 1

The Generi
(serie TV, stagione 1)
Episodi: 8
Creatore: Maccio Capatonda
Rete Italiana: Now TV
Cast: Maccio Capatonda, Antonia Truppo, Herbert Ballerina, Franco Mari, Alvaro Vitali, Antonello Fassari, Nino Frassica, Fabio Rovazzi


Come immagino ormai si sia capito a più riprese, sono un grande fan di Maccio Capatonda, apprezzo le sue prime produzioni televisive e i suoi trailer andati in onda nelle puntate di "Mai dire..." con la Gialappa's Band, arrivando alla produzione della serie TV "Mario" andata in onda su MTV, per poi arrivare anche ai due film "Italiano medio" e "Omicidio all'italiana". La notizia dell'uscita di questa serie dedicata ai diversi generi cinematografici mi aveva preso alla sprovvista, però sono stato praticamente subito esaltato all'idea di potermela gustare tutta nel giro di pochissimo tempo. Vediamo come è andata in ogni puntata!

La trama in breve: Gianfelice Spagnagatti, interpretato da Maccio Capatonda è un uomo sulla quarantina che vive una vita monotona in cui ogni giorno è sempre uguale al precedente. Dopo una discussione con una sua cara amica - di cui sembra essere segretamente innamorato e la cosa pare sia corrisposta - decide di fuggire da lei andando in bagno e, una volta entrato alla toilette, si ritroverà catapultato all'interno di un film western.


Western

Se devo essere sincero questa nuova serie prodotta da Maccio Capatonda non sarebbe potuta iniziare peggio. L'idea generale di tutti gli episodi è quella di giocare ed estremizzare quelli che sono i luoghi comuni di ogni genere cinematografico che viene affrontato e non dico che qui la cosa non sia fatta bene: i protagonisti fanno risate ultraforzate, cercano sempre l'approvazione del vicino, l'alleato del protagonista preferisce sparare ad una corda a cui il protagonista sta per essere impiccato piuttosto che direttamente al cattivo. Ma, tutto questo, purtroppo, non fa ridere quasi per niente. Insomma, come primo episodio proprio non ci siamo.

Voto: 5


Horror

Dopo aver superato le insidie del cinema western, eccoci catapultati nell'horror, il mio genere preferito, nella fattispecie in un film slasher. Ecco, qui i clichè del genere cinematografico vengono ridicolizzati piuttosto bene e in modo davvero divertentissimo dall'inizio alla fine dell'episodio. L'idea su cui si basa l'intera trama del film, così come il continuo rimarcare da parte di Gianfelice che tutti i personaggi che lo circondano siano degli idioti incapaci di ragionare, sono buoni e soprattutto divertenti e, rispetto all'episodio precedente il miglioramento è davvero sensibile.

Voto: 7,5


Fantasy

La missione di Gianfelice Spagnagatti, affiancato da un giullare ingobbito interpretato da Herbert Ballerina, è quella di far ridere dopo tanto tempo la principessa di un regno in cui da quando ha smesso lei di ridere regna un'eterna tristezza. A dire la verità qui non ci ho visto molto la ridicolizzazione dei clichè del genere fantasy, anche perchè era più che altro un genere fiabesco più che il fantasy alla "Il signore degli anelli" o "Game of Thrones" che sta spopolando in questo periodo. Eppure la presenza di molti degli attori con cui Maccio Capatonda collabora da sempre - nonchè l'unico episodio in cui compare Herbert Ballerina - rendono la puntata più "nostalgica" e comunque molto molto divertente.

Voto: 7


Commedia sexy

Quale serie di film citare se non quelli di Pierino, chiamando chi se non Alvaro Vitali per recitare assieme a lui? Dio solo sa quanto non abbia mai potuto vedere film del genere, che tra battute spinte, di cattivo gusto e soprattutto stupide e per nulla divertenti non si può fare altro che odiare. Eppure qui una cosa mi è piaciuta veramente tanto, ovvero il modo in cui Gianfelice reagisce a queste battute che è lo stesso modo in cui reagisco io ogni volta che le sento. Qualche cavallo di battaglia di Maccio però non basta a risollevare un episodio non proprio riuscitissimo.

Voto: 5,5


Supereoi

E siamo arrivati dunque all'episodio sui supereroi che regala perle assolute a partire dal protagonista, che sa volare solo ad un'altezza di trenta centimetri da terra, all'uomo dal braccio destro invisibile, fino ad arrivare all'uomo che si sa teletrasportare solamente a Bitonto e poi è costretto a tornare a Milano con il FrecciaBianca. Insomma, un episodio molto divertente che prende in giro in modo intelligente il genere di appartenenza senza lasciarsi andare a luoghi comune più rompicoglioni di quello sulle mezze stagioni, ovvero che i film sui supereroi fanno tutti cagare e non sono cinema. Insomma, bene!

Voto: 7


Quiz

Gianfelice Spagnagatti si ritrova coinvolto in uno strano quiz a premi, in cui a condurre è Nino Frassica. Un attore che in passato non ho mai particolarmente sopportato ma di cui, nell'ultimo periodo, ho cominciato ad apprezzare molto lo stile comico. È secondo me a mani basse il miglior episodio della stagione, infarcito di battute non-sense al fulmicotone una dietro l'altra che non lasciano mai tregua, retto dall'inizio alla fine da un Nino Frassica in formissima che quasi ruba la scena al protagonista Maccio Capatonda. Mezz'ora di risate consecutive proprio.

Voto: 8,5


Noir

Altro genere che normalmente faccio un po' fatica ad apprezzare e di cui sono pochi, in effetti, i film che mi piacciano veramente. E altro episodio per cui, pur essendo fondamentale per la trama, ho quasi pensato che trenta minuti fossero troppi. Le trovate comiche sono risicate ci si concentra maggiormente sull'introspezione psicologica del protagonista, il cui viaggio nei generi cinematografici, in dirittura d'arrivo, assume un significato metaforico piuttosto ovvio sin dal primo episodio.

Voto: 5


Multigenere

Il gran finale di stagione è una carrellata di diversi generi in cui Gianfelice si ritroverà a lottare contro la sua nemesi che tenterà di ucciderlo intrappolandolo ogni volta in un nuovo genere cinematografico. Molto bene il modo in cui, nel giro di poco tempo, vengono derisi diversi sottogeneri cinematografici - con tanto di citazione alla saga di "Saw" che mi è piaciuta tantissimo - e qui si dà ancora spazio alla componente comica, piuttosto che all'introspezione del protagonista, comunque presente e utile per la conclusione di questa prima stagione.

Voto: 6,5


Insomma, questa prima stagione di "The Generi", tra alti e bassi, nel complesso è riuscita a soddisfarmi e a divertirmi, in qualche episodio di più, in altri di meno come è normale che sia quando ci si trova davanti ad una specie di serie antologica, in cui però esiste una trama orizzontale comune a tutti gli episodi e anche qui c'è della novità e della voglia di sperimentare da parte del regista. Tre ore spensierate davanti a questa prima stagione non ve le dovreste negare, ecco!

Voto alla prima stagione: 6,5

Commenti

  1. Conosco poco Maccio, ma la serie mi è piaciuta davvero parecchio.
    Da una parte, volutamente amatoriale; dall'altra curatissima, dall'aspect ratio che cambia, alla fotografia curata. Insomma, ho trovato un certo genio nel suo nonsense.

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  2. Maccio mi fa sempre ridere, dovrei proprio vederla questa serie, anche perché gli hai fatto un’ottima e precisa pubblicità ;-) Cheers

    RispondiElimina
  3. Insomma, alti e bassi tra i segmenti.
    Sai che un manifesto per questa serie lo ha realizzato il grafico del mio blog, ed è quello dedicato a Matteo Del Campo, giovane comico che ad esempio si vede proprio con Vitali? XD

    Moz-

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