Benedetta follia di Carlo Verdone (2018)



Italia 2018
Titolo Originale: Benedetta follia
Regia: Carlo Verdone
Sceneggiatura: Carlo Verdone, Nicola Guaglianone, Menotti
Cast: Carlo Verdone, Ilenia Pastorelli, Lucrezia Lante della Rovere, Maria Pia Calzone, Paola Minaccioni, Federica Fracassi, Paolo Paoloni
Durata: 109 minuti
Genere: Commedia


Nel corso degli ultimi anni ho cominciato a provare una certa simpatia per Carlo Verdone e per il suo cinema. Non ho mai visto molti dei suoi film considerati imprescindibili, ma alcuni, soprattutto tra le sue ultime proposte, li ho visti e sempre trovati piuttosto carini, pur senza mai strafare nè dal punto di vista registico nè da quello contenutistico. Dopo aver dunque apprezzato moderatamente sia "Sotto una buona stella", in cui recitava al fianco di Paola Cortellesi, sia "L'abbiamo fatta grossa", in cui suo compagno di sventure era Antonio Albanese, eccomi dunque qui per parlare di "Benedetta follia", in cui sua coprotagonista è quella Ilenia Pastorelli che due anni fa aveva stupito tutti per il suo ruolo in "Lo chiamavano Jeeg Robot", valsole anche il David di Donatello come migliore attrice protagonista, al suo esordio.
Guglielmo e Lidia, interpretati da Carlo Verdone e da Lucrezia Lante della Rovere, sono una coppia sposata da venticinque anni. Proprio il giorno del loro anniversario la donna confessa al marito che lo sta tradendo da un anno con la commessa del suo negozio, in cui vende accessori per riti religiosi. Separatosi dalla moglie e licenziata la commessa, si troverà costretto ad offrire il posto di lavoro a Luna, interpretata da Ilenia Pastorelli, ragazza romana molto schietta e genuina con problemi di denaro. Il loro rapporto, inizialmente problematico a causa dell'eccessiva esuberanza di lei, comincerà con il tempo a diventare una forte amicizia, con Luna, molto più giovane di lui, che aiuterà persino Guglielmo a trovare una nuova compagna. Gli ultimi film da regista di Carlo Verdone, pur non essendo eccezionali, mi hanno colpito principalmente per l'amarezza di cui sono intrisi e per il loro modo di presentare allo spettatore personaggi, come i due protagonisti di questo film, che non solo non se la passano benissimo, ma sono anche terribilmente sfortunati.
"Benedetta follia" è uno di quei pochi film che ho visto all'inizio di quest'anno che al termine della visione mi abbiano fatto sentire un po' meglio con il mondo esterno, perchè parte evidenziando le sfortune dei due protagonisti che non sono eccessive ma terribilmente realistiche e termina in maniera ottimista senza però scadere nel finale buonista e scontato. É interessante il modo in cui ci viene mostrata la nascita dell'amicizia tra Gregorio e Luna, con la seconda che nel corso dei giorni passa dall'essere un cane sciolto, libera ed esuberante, ad essere una compagna fondamentale nel dare consapevolezza a Gregorio del fatto che la sua vita, fino ad allora schematica, noiosa e segnata in modo forse eccessivo dal rapporto con la fede e con la religione, meritasse qualcosa di meglio e qualche momento diverso dalla solita routine.
Se in "Lo chiamavano Jeeg Robot" Ilenia Pastorelli era riuscita a dare vita ad un personaggio stralunato, inevitabilmente segnata dai traumi del passato, qui ha a che fare con un personaggio un po' più facile da portare in scena, ma che sicuramente corre il rischio di cadere nel macchiettistico. Qui l'attrice riesce a mettere in Luna un po' di se stessa - considerando ciò che ho potuto vedere in varie interviste in cui è stata coinvolta - rendendola interessantissima agli occhi dello spettatore. Carlo Verdone è invece alle prese con un personaggio parecchio nelle sue corde, non dando nè nulla di meno nè nulla di più rispetto ad altri film in cui l'ho visto coinvolto, semplicemente recitando come gli è sempre venuto. Siamo dunque davanti ad una commedia in cui si ride, a volte a denti stretti e altre volte un po' più sinceramente, e si riflette sui temi che il regista ci propone, quasi mai cadendo nella banalità e nel già visto. Insomma, con questo film mi ci sono proprio trovato bene dall'inizio alla fine ed al termine della visione, senza voler esagerare, un pochino di ottimismo in più del mio solito, mi è venuto.

Voto: 6,5

Commenti

  1. Come dico sempre, vedere un film di Verdone è come ospitare a cena un vecchio amico: magari sai già cosa ti aspetti ma lo fai comunque volentieri... la sua è una comicità garbata, quasi "antica", ma sempre gradevole. E si lascia vedere col sorriso.

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  2. Visto al cinema qualche mese fa, per fare compagnia a mio padre. Molto carino. Un bel ritorno, tutto sommato.

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