ANON di Andrew Niccol (2018)



Germania 2018
Titolo Originale: ANON
Regia: Andrew Niccol
Sceneggiatura: Andrew Niccol
Cast: Clive Owen, Amanda Seyfried, Colm Feore, Mark O'Brien, Sonya Walger, Joe Pingue, Iddo Goldberg, Sebastian Pigott, Rachel Roberts
Durata: 100 minuti
Genere: Fantascienza, Thriller


Devo ammettere senza vergognarmene particolarmente che lo scorso anno, a Maggio del 2018, non mi ero accorto che il nuovo film di Andrew Niccol era stato distribuito da Netflix. Certo, accorgersi di determinate distribuzioni diventa sempre più difficile, vista la raccolta dell'umido che in certi periodi fa la rete di streaming più famosa del mondo, ma per quanto riguarda Andrew Niccol mi dispiace sinceramente di non essermene accorto. Non che il regista sia annoverabile tra i miei preferiti di sempre, anzi a dirla tutta non posso nemmeno dire di conoscerlo bene, ma si tratta comunque di un regista che con i suoi primi due film, "Gattaca - La porta dell'Universo" visto alle superiori e "S1m0ne" visto per la prima volta solo un paio di anni fa, mi è abbastanza piaciuto. Non ho certo visto tutti i suoi film, ma poi ecco che arriva "In Time", un'idea per me altamente geniale, ma non sviluppata al massimo delle sue possibilità, ma nonostante ciò quando vedo il suo nome associato ad un film di fantascienza un po' di curiosità mi scatta e così è stato quando sono passato su questo film navigando su Netflix. Protagonisti della pellicola sono Clive OwenAmanda Seyfried, in versione morettina molto molto sexy, almeno secondo i miei gusto in fatto di ragazze.
Ci troviamo in un futuro non ben precisato in cui tutte le persone ricevono un costante flusso di informazioni su coloro che le circondano. Il tutto avviene tramite impianti per la realtà aumentata, a causa dei quali l'anonimato sembra essere completamente scomparso, tanto che la vita di ogni cittadino viene caricata su un database chiamato Ether e scaricata e consultata dalle autorità per risolvere vari crimini. Sal Frieland è un investigatore che indaga su una serie di omicidi avvenuti tramite un modus operandi molto simile. L'autore sembra essere riuscito a coprire le proprie tracce, manipolando Ether per non farsi identificare dalla polizia. Nel corso delle indagini il detective incontrerà una donna priva di identità che sarà un po' la chiave delle sue indagini e deciderà così di fare da esca per catturare il criminale, che nel frattempo è diventato un pericolo per il sistema.
Per quel che ricordo di "Gattaca - La porta dell'Universo", mi è sembrato che questo nuovo lavoro di Andrew Niccol dovesse molto in quanto a stile narrativo a quello che alla fine dello scorso secolo fu il suo primo film da regista e sceneggiatore, soprattutto per quanto riguarda lo stile, molto molto vicino a quello del noir di fantascienza che aveva segnato l'esordio del regista, sia per quanto riguarda i toni e i ritmi della narrazione: il film si prende spesso e volentieri i suoi tempi e persino i dialoghi non sono per nulla caricati, aleggia per tutto il film una sorta di apatia in cui le emozioni comunque riescono in qualche modo a passare e ad arrivare allo spettatore. Incredibilmente poi il film, uscito tra l'altro a ridosso dello scandalo da cui è stata investita Facebook lo scorso anno, riesce ad aprire per lo spettatore ad una serie di riflessioni sulla deriva della tecnologia in cui l'anonimato non esiste in nessun modo e la vita di ognuno di noi viene costantemente monitorata. Buonissima l'interpretazione di Clive Owen e soprattutto quella di Amanda Seyfried, che risulta essere enigmatica e sensuale in ogni scena in cui compare. Insomma, "ANON" è un film consigliato, pur senza eccedere con gli entusiasmi, che si prende i suoi tempi e in quanto a toni e ad atmosfere riesce a risultare intrigante e a tratti anche inquietante.

Voto: 7

Commenti

  1. Un discreto tentativo di sci-fi applicata all'invadenza dei social network e le loro degenerazioni. Peccato che, a mio avviso, la trama "gialla" rende poco e il finale è piuttosto prevedibile e sbrigativo... comunque lo si vede volentieri, non fosse altro che per gli occhioni (e il resto ;) ) di Amanda Seyfried!

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