Alita - Angelo della battaglia di Robert Rodriguez (2019)

USA, Canada, Argentina 2019
Titolo Originale: Alita: Battle Angel
Regia: Robert Rodriguez
Sceneggiatura: James Cameron, Laeta Kalogridis
Cast: Rosa Salazar, Christoph Waltz, Jennifer Connelly, Mahershala Ali, Ed Skrein, Jackie Earle Haley, Keean Johnson, Eiza González, Lana Condor, Jorge Lendeborg Jr., Michelle Rodriguez, Casper Van Dien, Marko Zaror, Idara Victor, Leonard Wu, Jeff Fahey, Jai Courtney, Jeff Bottoms, David Sobolov
Durata: 122 minuti
Genere: Fantascienza, Azione


Uno dei film dalla produzione più lunga e travagliata di sempre, roba che potrebbe giocarsela alla pari con "L'uomo che uccise Don Chisciotte" di Terry Gilliam, è finalmente arrivato nelle sale cinematografiche italiane lo scorso quattordici Febbraio. Una produzione quasi ventennale, con James Cameron che si innamorò del soggetto dei manga da cui questo film è tratto già nel 2000 - i manga io non li ho letti, ma conto di fare qualche acquisto al prossimo Cartoomics - e ripercorrerne tutte le vicissitudini produttive avute dal 2000 ad oggi sarebbe eccessivamente lungo e potete comunque trovare tutte le informazioni che cercate sulla relativa pagina Wikipedia. Siamo dunque arrivati nel 2016, quando la Fox annuncia che "Alita - Angelo della battaglia" sarebbe uscito il 20 Luglio del 2018: vidi per la prima volta il trailer di questo film prima di vedere "Red Sparrow" al cinema lo scorso anno e ancora la data di uscita annunciata era rimasta quella iniziale. Da allora però ben due rinvii: il primo in periodo natalizio, proprio nello stesso periodo de "Il ritorno di Mary Poppins", poi ancora un altro rinvio - per evitare la competizione al botteghino con questo e altri film più forti - al quattordici di Febbraio del 2019, stesso weekend in cui, tra l'altro, esce negli Stati Uniti "The LEGO Movie 2", che invece da noi uscirà proprio domani. Alla produzione rimane James Cameron, mentre alla regia viene chiamato Robert Rodriguez, che nel frattempo dopo il doppio flop di "Machete Kills" e di "Sin City - Una donna per cui uccidere" era un po' sparito dai radar, anche se come regista rimane da me particolarmente apprezzato per vari suoi film. Nel cast entrano Rosa Salazar nei panni di Alita, Christoph Waltz nei panni di Daisuke Ido - ad oggi non ho ancora capito il perchè dare un nome giapponesizzante ad un attore occidentale -, Jennifer Connelly che a cinquant'anni suonati si difende ancora alla grandissima in quanto a gnoccosità e Maershala Ali, in odore di secondo Oscar nel giro di tre anni come miglior attore non protagonista.
Siamo nel 2563, la Terra è stata devastata dall'ultima grande guerra, avvenuta trecento anni prima, chiamata "La Caduta", che ha fatto sì che la Città di Ferro rimanesse sotto il controllo di Zalem, l'ultima delle città sospese. Alita è un cyborg la cui testa viene trovata da Daisuke Ido in una discarica: il dottore darà ad Alita un corpo e la far diventare la sua assistente, mentre lei non ha alcun ricordo del suo passato. Passerà molto tempo con Hugo, interpretato da Keean Johnson, ragazzo umano patito di Motorball con il quale inizierà ad esplorare la città e a venire a riscoprire, man mano che il tempo passa, il suo passato tramite dei flashback mentali. Alita diventerà anche una Braccatrice, seguendo le orme di Ido, una speciale cacciatrice di taglie, con l'intento di fermare Grewishka, un cyborg che minaccia la città ed è sotto il controllo di Vector, il padrone del Motorball che in qualche modo ha il potere di decidere chi può salire a Zalem.
Sono andato a vedere il film in IMAX 3D, un formato che nel tempo non ho mai particolarmente amato per tre motivi: il primo è che secondo me costa uno sproposito, il secondo è che spesso e volentieri la terza dimensione non riesce ad aggiungere molto all'esperienza visiva, mentre il terzo è l'indicibile mal di testa e affaticamento agli occhi che mi era venuto tutte le volte che avevo guardato una pellicola in questo formato. Dal punto di vista prettamente visivo c'è da dire che qui il 3D aiuta moltissimo ad immergersi nella vicenda e nelle varie scene d'azione, che sono girate in maniera magistrale e con un alto tasso di spettacolarità, il mal di testa sono riuscito ad evitarlo, non so bene per quale motivo, mentre gli occhi me li sentivo effettivamente affaticati, tanto che ho dovuto togliermi gli occhialini 3D per ben tre volte durante la visione e riposarli un attimo. "Alita - Angelo della battaglia" non è però un film tutto rose e fiori: non so bene come sia il manga da cui questo film è tratto, anche se ho intenzione di leggerlo, ma leggo un po' dappertutto che si tratterebbe di un'opera immensa, non tanto a livello di dimensioni, quanto più che altro per le tematiche trattate. Ecco, in questo film ci sono talmente tante cose che vengono messe sul piatto che si ha la sensazione molto strana che, in fin dei conti, non sia successo nulla di rilevante e che il film non sia mai iniziato, tant'è che ad esempio, è proprio dalla scena finale del film che potrebbe iniziare la vera storia. Certo, per sviluppare tutto questo Universo in una sola pellicola bisognava farla durare quattro o cinque ore, ma addirittura non farla praticamente nemmeno iniziare mi è sembrato un po' eccessivo.
Le due ore di durata di questo film mi sono infatti sembrate una lunghissima introduzione, una specie di episodio pilota di una serie prodotta da HBO - che si sa poi che su quel canale si fanno dei pipponi immensi sugli episodi pilota delle serie televisive su cui puntano maggiormente, facendoli durare quattro ore e mezza - in cui ci viene spiegato abbastanza bene, secondo la mia opinione, il contesto in cui si svolge la vicenda, ci viene spiegato abbastanza bene il ruolo della protagonista e dei coprotagonisti nella vicenda ma che ha bisogno di molti episodi per essere portato a termine. Tant'è che, ad esempio, mi è parso che lo scontro tra protagonista e principale antagonista avvenga in maniera troppo frettolosa e sbrigativa, sembra quasi che di lui non possa interessare molto agli spettatori, proprio come di tutti quei personaggi che vengono introdotti e muoiono subito negli episodi pilota delle serie televisive. Sia chiaro che poi il film intrattiene, per quanto mi riguarda anche in maniera pazzesca, le due ore della sua durata mi sono passate in un baleno e ho ritenuto tutte le scene d'azione spettacolari e interessantissime a livello tecnico. Siamo davanti però ad un'opera che purtroppo potrebbe aver bisogno di più tempo e di più film per venire sviluppata, motivo per cui la paura che il tutto si riveli un flop - e che quindi questo lungo episodio pilota non abbia seguiti - mi attanaglia, perchè io ora il seguito lo voglio, dato che per me "Alita - Angelo della battaglia" non è praticamente mai iniziato.

Voto: 6

Commenti

  1. D'accordissimo con la recensione, visivamente stupendo..ma resto troppe robe in sospeso mannaggia!!!

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  2. Sono combattuto. Non amo il genere, ma apprezzo da sempre il simpaticissimo Rodriguez...

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