Game of Thrones - Stagione 8
Game of Thrones
(serie TV, stagione 8
Episodi: 6
Creatore: David Benioff, D.B. Weiss
Rete Americana: HBO
Rete Italiana: Sky Atlantic
Cast: Peter Dinklage, Nikolaj Coster-Waldau, Lena Headey, Emilia Clarke, Kit Harington, Sophie Turner, Maisie Williams, Liam Cunningham
Genere: Fantasy
É arrivata, dopo due anni di attesa, anche l'ultima stagione di una delle serie TV che in questi ultimi nove anni hanno in qualche modo fatto la storia della televisione e della produzione seriale mondiale. Sei ultimi episodi in cui ne abbiamo viste veramente di ogni e in cui i fan, per tutte le puntate, si sono divisi tra chi è rimasto profondamente deluso e chi invece si esaltava. Io, che in questi anni ho sempre criticato la lentezza delle prime stagioni - non tanto della prima, che mi era comunque piaciuta, quanto più che altro quella della seconda e della terza, che proprio mi stavano annoiando un bel po' -, mi ero trovato piuttosto bene con le stagioni sei e sette, in cui sì, i personaggi iniziavano ad avere il teletrasporto e lo spettatore non aveva ben chiara la sensazione di quanto tempo passasse tra una scena e l'altra, ma mai mi sarei aspettato di dire che in questa ottava stagione, complici i soli sei episodi - che comunque, a parte i primi due, sono durati tutti una ventina di minuti in più del normale -, le cose accadono fin troppo velocemente. Dopo un primo episodio introduttivo, che mi è anche piaciuto abbastanza, ed un secondo ancora una volta introduttivo in cui sembrava che tutti fossero amici, con il terzo si è partiti a fare le cose in grande.
Ora, prima di fare i dovuti commenti spoilerosi su tutta la stagione permettetemi di dire un paio di cose, per chi non volesse continuare a leggere: gli episodi di questa ottava e ultima stagione io me li sono fatti andare bene tutti, il terzo, pur con i suoi buchi logici, penso sia una delle cose registicamente più belle compiute in otto stagioni di "Game of Thrones" - e non capisco seriamente chi critica il fatto che fosse buio, una guerra in piena notte, in un fantasy pseudo-medioevale, con solo le luci delle torce e dei fuochi magici a disposizione, spiegatemi voi come fa ad essere una guerra luminosa, a me la scelta fotografica del buio è parsa anche abbastanza realistica -, nel quarto episodio c'è stata la giusta dose di azione e la giusta dose di dialoghi, nel quinto cominciavano già ad avvenire un bel po' di cose senza senso, ma risultava bellissimo dal punto di vista visivo, ma l'episodio finale proprio non riesco a farmelo andare giù, mi è parso tutto sbagliato, a partire dalle scelte di sceneggiatura, fino ad arrivare a quelle di montaggio, un qualcosa che non mi sarei mai aspettato di vedere da quella che è diventata, senza ombra di dubbio, la serie in grado di creare più hype negli spettatori di tutto il mondo. Quello che doveva essere un evento straordinario si è trasformato in una delle delusioni più cocenti praticamente per tutti quelli con cui mi sono confrontato a voce, insomma, sarebbe potuta andare peggio... questa serie sarebbe potuta finire come "Dexter"! Sarà, ma a me pare sia andata persino peggio.
Voto alla stagione: 6-
Voto all'episodio finale: 3
DA QUI IN POI CI SARANNO SPOILER SU TUTTA LA STAGIONE. PER CHI NON VOLESSE LEGGERLI, VI RIMANDO ALLA FINE DEL POST PER UN PAIO DI CHICCHE CHE MI MANCHERANNO DAVVERO TANTO DI QUESTA SERIE TELEVISIVA
Posto che i primi due episodi sono quelli meno densi di eventi e quelli più introduttivi, mi sono trovato comunque ad apprezzarli, ma è dal terzo che si comincia a fare veramente sul serio. La battaglia tra l'esercito del Nord e l'esercito degli estranei guidati dal Re della Notte è una delle cose più spettacolari che si siano viste in questa serie TV. Una battaglia tesa, un sacco di morti nelle fila dell'esercito del Nord, tra cui Theon Greyjoy e Jorah Mormont, che è il primo dei personaggi che lasceranno Daenerys nella sua ricerca sfrenata del trono. Una Daenerys che tra l'altro ha appena scoperto che Jon Snow sarebbe il legittimo erede al trono, essendo il figlio di Rhaegar Targaryen e Lyanna Stark: decide di stargli a fianco nella battaglia più importante per il Nord, ma poi comincerà a vedere anche lui come una minaccia. Per quanto bella, già in questo terzo episodio cominciano a venir fuori le cose senza senso: tutti i non combattenti che, durante una battaglia con un negromante, decidono bene di rifugiarsi nelle cripte, dove rischieranno di morire nel momento in cui il Re della Notte deciderà di usare il suo potere. Fortuna che, proprio mentre questi sta per uccidere Bran, arrivi Arya - dal nulla grazie alla sua abilità da assassino - per ucciderlo. Ora qui ci si inizia a porre delle domande che non avranno mai risposta: perchè il Night King vuole uccidere proprio Bran? Quali sono le motivazioni degli estranei? Perchè esistono? Non lo sapremo forse mai, a meno che il panzone non decida di finire sti cazzo di libri che io, comunque, mai leggerò, ma mi limiterò a leggerne il riassunto su Wikipedia per capire se il suo finale è meglio di quello che hanno fatto in questa serie.
Dicevamo che Il quarto episodio sarà quello decisivo per la trasformazione di Daenerys e per far venire fuori la sua pazzia: dopo una prima parte in cui si festeggia e in cui Daenerys e Sansa fanno a gara a chi è più bella mettendosi meno trucco - non sapevo quale metafora usare al femminile. Fossero state due uomini avrei detto fanno a gara a chi ce l'ha più lungo - si parte finalmente per combattere contro Cersei - che abilmente se ne è stata fuori da tutta questa storia -, peccato che l'esercito della regina abbia preparato un agguato ed ecco che anche il secondo dei tre draghi di Daenerys viene ucciso. Posto che non mi pare possibile che questi non abbiano previsto nulla, ma è la scena dopo a lasciarmi perplesso: il drago viene centrato in pieno dal primo freccione scoccato dai balestroni della flotta di Cersei, il secondo, che inizialmente si getta in picchiata contro di loro, per poi desistere, viene invece mancato dalle migliaia di freccioni lanciati contro di lui. Nel frattempo sappiamo che Sansa ha detto a Tyrion il segreto su Jon Snow, che Daenerys gli aveva chiesto di non dire, così come Varys comincerà a pensare che cosa farsene di questa informazione. La risposta è, ovviamente, tradire la regina: stavolta però non per fare il bastardo come al solito, ma per un bene superiore. Durante l'agguato ecco che anche il secondo personaggio vicino a Daenerys viene catturato e giustiziato dalla Montagna: a lasciarci è Missandei di Naath, la più bella di tutte, roba che se una cosa così fosse successa due stagioni fa sarei stato in lutto fino ad ora, ma a due puntate dalla fine sono comunque riuscito ad accettarla. E comunque, sempre sia lodata Nathalie Emmanuel.
Ora la pazzia di Daenerys può essere finalmente scatenata: Varys viene giustiziato per il tradimento e bisogna bruciare Approdo del Re, non importa chi ci sia dentro e non importa uccidere persone innocenti. Come il più cattivo dei Thanos, Daenerys fa un reset totale della città, conquistandola. Nel mezzo assistiamo allo scontro tra Sandor e Gregor Clegane, parecchio spettacolare, mentre Arya non riesce a prendersi la soddisfazione di uccidere Cersei, che verrà sommersa dalle macerie del palazzo cadente assieme al fratello Jamie, che nel corso di due puntate è riuscito ad andare a letto con Bryenne, a tornare dalla sorella per avvisarla, ad essere catturato, ad essere liberato da Tyrion e ad andare ancora a tentare di salvare la sorella, per poi morire insieme a lei nel loro ultimo atto d'amore. Ora qualcuno mi spieghi il senso di questa cosa, il senso di buttare via otto stagioni in cui il personaggio aveva compiuto un'evoluzione che forse nessun altro personaggio della serie ha avuto, per poi farlo tornare nell'ultimo episodio a commettere gli stessi errori della prima stagione.
Veniamo ora però al punto veramente dolente di questa ultima stagione della serie, l'ultimo episodio, lo schifo, il male puro: i primi quindici minuti non mi sono nemmeno tanto dispiaciuti, a partire dal Tyrion piangente sui corpi dei due fratelli, fino alla sua ribellione alla regina Daenerys dopo una bellissima scena in cui la fotografia crea l'illusione che avesse due ali di drago. Viene catturato, in attesa della condanna a morte. In un dialogo tra lui e Jon Snow capiamo anche che al legittimo erede al trono viene caldamente suggerito di farla fuori, perchè ormai impazzita: lui adduce tutte quelle giustificazioni che tutti i fan di Daenerys hanno addotto in questa stagione - le hanno ammazzato tutti, le hanno fatto fuori due draghi, Jorah e Missandei sono morte, il gatto le era scappato di casa due giorni prima... -, tenta di farla ragionare, ma, accorgendosi del fallimento, la uccide pugnalandola. Ora, io che notoriamente arrivo tardi alle conclusioni, avevo detto già da due puntate che la seconda donna più gnocca della serie sarebbe morta nell'episodio finale, ma questa è stata tipo la scena con meno pathos e meno tensione di tutta la serie, Daenerys aveva praticamente un riflettore puntato addosso con scritto "ti stiamo per uccidere". Il drago decide di dare fuoco al trono e di fonderlo, ecco un'altra delle mie previsioni che si avvera: ora, che una persona decida di distruggere il trono per via di tutti i problemi che ha creato io lo accetto, anzi, sarebbe stata la cosa più logica, ma che il drago sia la persona più intelligente ad Approdo del Re io non riesco proprio ad accettarlo, per non parlare del fatto che il suo atto sembra quasi dire "la palla e mia e decido io chi gioca, quindi se non posso giocare io distruggo tutto". In questa scena, tra l'altro, Jon Snow viene volontariamente risparmiato, anche se non mi spiego il perchè.
Nella scena successiva, dopo uno stacco e un salto temporale imprecisato, vediamo gli uomini più potenti degli ormai diventati sei regni, discutere su chi dovesse diventare re: a parte un'estemporanea proposta di Samuell Tarly di instaurare una democrazia - in cui tutti gli altri personaggi hanno reagito esattamente come ho reagito io -, viene eletto Bran lo Spezzato - la traduzione per me era sbagliata e dovevano scrivere Bran lo Stalker nei sottotitoli -, il Nord rimane indipendente, Jon Snow viene rimandato dai Guardiani della Notte - per non scatenare una guerra con gli Immacolati - e Sansa - non avete idea quanto mi faccia male dirlo - è quella che ha il finale più sensato, tornando al Nord a regnare. Ah, Arya decide di viaggiare a Ovest dell'Ovest. In tutto questo, a proporre l'oligarchia parlamentare è Tyrion, che fino a quel momento era un prigioniero, a cui viene dato non solo diritto di parola, ma le sue parole sembrano contare e anche molto. Ma era un prigioniero! Le sue parole non dovrebbero contare così tanto! Era un prigioniero e viene pure eletto primo cavaliere del re Bran lo Stalker. Che poi la scelta di renderlo re, mi pare pure giusta, peccato che per tutta questa ottava stagione sia stato completamente inutile, invece che "spezzare la ruota", l'ha triplicata - badum, tss! - e che ha passato la stagione a trovarsi in vari posti del Nord con una faccia che pareva chiedersi "ma chi mi ha messo qui?". Spazio poi ad un paio di scene comiche, agli addii ai vari personaggi, agli amori che non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano - quello tra Jon Snow e Tormund -, a Bryenne che scrive l'epitaffio di Jamie Lannister, a Sansa che viene incoronata regina del Nord - l'unica che ha un finale sensato, porco cane! - e a dei tizi che hanno scritto un libro... e lo hanno intitolato, ma guarda un po' te, sorpresona delle sorpresone, "Le cronache del ghiaccio e del fuoco", perchè "Porca puttana non sapevamo come dare un senso a questo finale" pareva troppo brutto e aggressivo.
FINE DEGLI SPOILER
Come avevo promesso, ora, un paio di chicche estremamente personali: la prima è quella che da tre stagioni a questa parte è diventata la mia sigla di "Game of Thrones". Ma dico sul serio, io, ogni volta che guardavo l'episodio, nel momento in cui partiva la sigla, ci mettevo sopra con il cellulare questo video, in modo da sentire la "mia" sigla!
La seconda invece è la canzone cantata da Michael Bolton, composta come ipotetica sigla retrò dello show.
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