Le amanti di Dracula di Freddie Francis (1968)
Gran Bretagna 1968
Titolo Originale: Dracula has Risen from the Grave
Regia: Freddie Francis
Sceneggiatura: Anthony Hinds
Cast: Christopher Lee, Rupert Davies, Veronica Carlson, Barbara Ewing, Barry Andrews, Ewan Hooper, Marion Mathie, Michael Ripper, John D. Collins, George A. Cooper, Chris Cunningham, Norman Bacon, Carrie Baker
Durata: 92 minuti
Genere: Horror
A dire la verità sto proseguendo più per inerzia che per vera passione, però quando inizio una cosa, tranne per quanto riguarda le serie televisive, mi piace portarla a termine, altrimenti non avrei fatto un banner da dedicare all'evento, non credete? Anche se con gli ultimi film appartenenti alle serie della Hammer Film Productions ho iniziato a trovare una certa ripetitività, pur provando quasi piacere nel vedere i film della serie di Frankenstein e di quella di Dracula e molto meno in quelli de la Mummia, tutti questi film non è che mi stiano prendendo come mi sarei aspettato e solo alcuni li considererei pietre miliari, bei film da vedere, mentre altri seguiti mi sono più meno venuti a noia. Con "Le amanti di Dracula" siamo al terzo film ufficiale appartenente alla serie dedicata a Dracula con Christopher Lee - nella realtà io ho inserito anche "Le spose di Dracula" che veramente... lasciamo perdere - e la regia passa dalle mani di Terence Fisher a quelle di Freddie Francis, richiamato a dirigere un film della Hammer Film Productions dopo la direzione de "La rivolta di Frankenstein". Ancora come protagonista/antagonista della vicenda abbiamo Christopher Lee nei panni di Dracula, mentre cambiano, come nel film precedente, tutti gli altri personaggi.
É passato un anno dalla morte di Dracula nel fiume ghiacciato e Monsieour Muller, interpretato da Rupert Davies, è in visita alla parrocchia di padre Kurt. Lo trova in preda al terrore, convinto che Dracula sia ancora vivo: questi, per dimostrargli che il vampiro è morto e non c'è più nulla da temere, lo convince a intraprendere un viaggio verso il castello del conte. Kurt, sempre più in preda al terrore, decide di fermarsi a metà, mentre il monsignore, arrivato nei pressi del castello, comincia a recitare una serie di esorcismi per fermare definitivamente la maledizione. Nel frattempo padre Kurt, durante una tempesta, scivola su una roccia e cade nel fiume ghiacciato dove era morto Dracula nel film precedente. La sua caduta, che gli provoca una grossa ferita alla testa, crea una spaccatura nel ghiaccio, dalla quale il conte Dracula riesce a fuggire, riducendo il parroco in suo potere. Riuscito a tornare al suo castello, egli vede che la porta è stata sigillata dagli esorcismi e per vendetta verso il vescovo, Dracula obbliga padre Kurt a portarlo a Keinenberg, dove intende mordere la nipote del vescovo Maria, interpretata da Veronica Carlson, per renderla sua sposa.
La serie di Dracula vive e muore grazie alle interpretazioni di Christopher Lee, che è riuscito a rendere il personaggio di Dracula una vera e propria icona. Questo terzo capitolo appartenente alla serie di Dracula alla fine poco ha di cui farsi ricordare dagli appassionati di cinema, se non fosse per una parte iniziale veramente molto inquietante - la donna che compare improvvisamente a testa in giù dentro una campana all'interno di una chiesa fa il suo bell'effetto - saremmo davvero davanti al solito seguito in cui la trama segue in maniera pedissequa l'andamento dei film precedenti, senza creare nulla di nuovo e dando solamente sicurezza agli spettatori dell'epoca. Purtroppo si vede, a livello registico, che Freddie Francis pare non avere la stessa mano di Terence Fisher, che anche quando le storie cominciavano a farsi ripetitive qualcosa di suo ce lo metteva sempre e la sua mano in qualche modo si vedeva. Qui veramente poche sono le cose per cui essere contenti e qualche colpo di scena, comunque ben piazzato, non basta a risvegliarmi dal torpore che stanno cominciando a provocarmi queste pellicole. Mi basterebbe solo riuscire a vedere la campagna pubblicitaria che fu messa in atto per questo film, che lo rese un enorme successo commerciale a causa dell'erotismo che fu dato alle donne vampirizzate. Porterò a termine questa rassegna, in fondo sono arrivato al giro di boa senza che la cosa mi pesasse più di tanto, però, ecco... spero di trovare qualcosa di più interessante dalle prossime pellicole che vedrò.
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