The Silence di John R. Leonetti (2019)

USA, Germania 2019
Titolo Originale: The Silence
Regia: John R. Leonetti
Sceneggiatura: Carey Van Dyke, Shane Van Dyke
Cast: Kiernan Shipka, Stanley Tucci, Miranda Otto, John Corbett, Kate Trotter, Kyle Harrison Breitkopf, Dempsey Bryk, Billy MacLellan
Durata: 93 minuti
Genere: Horror


La produzione originale Netflix, per quanto riguarda i film, colpisce ancora. In negativo, si intende. Prendi Kiernan Shipka e Miranda Otto, direttamente da "Le terrificanti avventure di Sabrina", almeno ti becchi i loro spettatori. Poi prendi pure Stanley Tucci, che quando c'è lui ultimamente i film escono bene. Metti alla regia John R. Leonetti, che da regista non ne ha fatti tanti, ma ha diretto "Wish Upon", ignoratissimo, ma non schifosissimo, e "Annabelle", di grande successo, ma un po' schifoso, e quanto meno un po' di pubblico riesci ad attirarlo. A tale regista poi chiedi di dirigere un soggetto che parte da uno spunto che avevo già sentito e anche già visto, realizzato molto molto bene, in "A Quiet Place" e il pubblico a questo punto, se ha amato anche il film a cui pare ispirarsi nemmeno troppo velatamente, sei riuscito a chiamarlo a te. Poi però, realizza un film che è un disastro: Netflix ha, per quanto riguarda la produzione originale di film, fatto la sua raccolta dell'umido - perchè questo pare fare ogni tanto, il livello è quello - mentre il pubblico un po' si incazza, ma alla fine nemmeno tanto.
Ally è un'adolescente che ha perso l'udito in un incidente d'auto e vive con i suoi genitori, con la nonna materna che ha un cancro terminale al polmone, con il fratello minore e con il cane. Delle strane creature, chiamate "vespe" e liberate da degli speleologi durante una missione - finita con la morte di tutti gli scienziati per mano di questi esseri - iniziano ad infestare gli Stati Uniti, con il governo che è costretto a dichiarare lo stato di emergenza, chiedendo a tutti gli abitanti di stare in casa e possibilmente in silenzio. Questi esseri sembrano non vedere nulla, ma appena sentono il minimo rumore attaccano, uccidendo praticamente all'istante. La famiglia di Ally inizierà a percorrere gli interi Stati Uniti per giungere ad un rifugio sicuro.
Inutile leggendo questa trama non cercare un parallelismo, sicuramente volutissimo, con "A Quiet Place", peccato che qui il buon John R. Leonetti decida di scopiazzare l'idea, ma di farlo nel modo peggiore: se in "A Quiet Place" la tensione nello spettatore era creata dal fatto che il minimo suono emesso potesse attirare gli alieni e far uccidere i nostri protagonisti, qui ogni tanto i personaggi parlano e fanno un casino incredibile, ma le vespe non li attaccano. Ora, che ci siano dei casi in cui gli esseri attaccano e dei casi in cui non lo fanno, se tu regista o sceneggiatore permetti in un film una cosa del genere, devi per forza spiegarmela, non farmela trovare così bella che pronta. Un'altra cosa che mi ha estremamente dato fastidio è il fatto che nel corso della breve durata del film succedano una marea di cose in cui la minaccia principale non sono tanto le vespe, quanto più che altro gli altri esseri umani, che non si sono ancora adattati all'idea di vivere in un mondo silenzioso: ora io dico, se vedo un film in cui delle vespe assassine uccidono il primo che parla, voglio vedere le cazzo di vespe e voglio che loro siano il nemico. Fare la scelta degli umani cattivi tipo "The Walking Dead", in cui gli spettatori non vedono uno zombie da sette anni, mi rompe le palle in maniera incredibile, ma anche lì, se la cosa fosse stata sviluppata in maniera sensata e facendo accadere le cose con un senso e non completamente a caso, sarei riuscito ad accettarla, così come fatto all'interno di "The Silence" non riesco proprio a reggerla.
Insomma, siamo davanti ad un mezzo disastro, un film completamente pasticciato in cui nemmeno il grande nome presente riesce a salvare baracca e burattini, uno Stanley Tucci che recita in maniera completamente svogliata davanti agli altri due nomi che sì, forse avranno attirato il pubblico della serie da cui sono state prese, ma sicuramente si attestano su livelli recitativi piuttosto bassi in questo film. Non si può nemmeno difendere l'idea di fondo, dato che sono passati solamente pochi mesi dall'uscita di "A Quiet Place", decisamente meglio riuscito e meglio gestito rispetto a questa perdita di tempo.

Voto: 3

Commenti

  1. Tra i peggiori film visti negli ultimi anni. Povero Tucci!

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  2. Ti stimo perché hai trovato la forza di scriverne scenza insultarlo, scarso forte per davvero. Cheers!

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