Serpente a sonagli di Zak Hilditch (2019)

USA 2019
Titolo Originale: Rattlesnake
Regia: Zak Hilditch
Sceneggiatura: Zak Hilditch
Durata: 85 minuti
Genere: Thriller, Horror


In barba a tutte le regole di buone visioni che la cultura cinematografica vorrebbe imporci, per me non esiste fare un viaggio in treno da Milano a Verona senza nemmeno tentare di guardarmi un film scaricato da Netflix sullo schermo del telefonino, che è risaputo uccidah il cinemih!!1!!uno! Lunedì scorso, nell'ultima mia trasferta per lavoro nel bel paese del Veneto, ho deciso di dare un'occhiata a "Serpente a sonagli", film statunitense diretto dal regista australiano Zak Hilditch, che mi risuonava nella mente senza che nemmeno io sapessi il perchè, salvo poi scoprire che ha diretto "1922", uscito un paio di anni fa sempre su Netflix, e "These Final Hours", film apocalittico australiano da noi uscito nel 2014 che sinceramente non mi aveva fatto impazzire. Non ci sono poi tanti personaggi in questo film, ma la protagonista assoluta Katrina è interpretata da Carmen Ejogo, che nel corso degli anni di film ne ha fatti non pochi, tra cui, ad esempio, "Anarchia: La notte del giudizio" o "Alien: Covenant". Compaiono molti altri personaggi all'interno del film, tra cui uno dei più importanti è Billy, interpretato da Theo Rossi.
Katrina è in viaggio in auto nelle strade desertiche del Texas assieme alla figlia Clara, quando, dopo essersi fermata per cambiare una ruota forata, la bambina viene morsa da un serpente a sonagli. Disperata, trova una misteriosa donna in un caravan che le promette che riuscirà a curare sua figlia e, dopo averla curata, dovrà portarla in ospedale. Una volta raggiunto l'ospedale più vicino, la bambina sembra essere solo vittima di disidratazione e non del morso di un serpente a sonagli, ma verrà avvicinata da un uomo misterioso che le intima di dover pagare, in qualche modo, il gesto della misteriosa signora nel deserto: per evitare che il veleno del serpente ritorni e uccida sua figlia, Katrina dovrà uccidere una persona qualsiasi entro il tramonto. Inizialmente incredula dalla visita, la donna comincerà ad avere visioni terrificanti di uomini uccisi in maniera violenta per poi incominciare a cercare una persona che in qualche modo meriti di morire, in modo da sentirsi meno in colpa.
Avevo letto recensioni e commenti di ogni tipo su questo film prima di guardarlo, per lo più il giudizio era negativo ed in effetti non mi sento di dar loro del tutto torto, anche se non riesco nemmeno ad essere cattivissimo con questa pellicola. La prima parte ho trovato fosse estremamente intrigante: Zak Hilditch riesce a costruire in maniera secondo me buona il contesto in cui si muove la nostra protagonista, le scene iniziali in cui la bambina viene morsa e in cui Katrina dopo la visita in ospedale inizia ad avere le terrificanti visioni di uomini morti violentemente sono da una parte estremamente cariche di tensione, mentre dall'altra danno bene l'idea del paesaggio praticamente desertico in cui si svolge la storia che viene narrata. Purtroppo le cose cambiano radicalmente, anche e soprattutto per quanto riguarda il livello del film, quando Katrina comincia a decidere quale sia il suo bersaglio: tutta la tensione provata in precedenza si disperde e il film diventa la classica storia di vendetta, anche se questa volta per conto di qualcun altro, atta a salvare una donna vittima di abusi indicibili. Per quanto Theo Rossi sia bravissimo a farsi odiare come personaggio, ho detestato incredibilmente il suo modo di recitare e forse l'odio che ho provato per lui era dovuto a quello piuttosto che al fatto che il personaggio fosse particolarmente riuscito. D'altronde con il background - infimo e solamente accennato - che gli viene dato è praticamente impossibile non odiarlo, non ci voleva una prova recitativa di buon livello per farsi odiare insomma.
In fin dei conti "Serpente a sonagli" è un film che si fa guardare, non è particolarmente noioso e, soprattutto nella prima parte, è costruito in maniera intrigante e si mantiene su livelli decenti, ma purtroppo viene anche una seconda parte in cui la tensione ben costruita nella prima si disperde totalmente, la trama diventa piuttosto banale e non c'è più quel fascino "territoriale" che Zak Hilditch era riuscito a creare nei primi minuti.

Voto: 5,5

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