Shameless - Stagione 8

Shameless
(serie TV, stagione 8)
Episodi: 12
Creatore: Paul Abbott
Rete Americana: Showtime
Rete Italiana: Premium Stories
Cast: William H. Macy, Emmy Rossum, Jeremy Allen White, Cameron Monaghan, Emma Kenney, Ethan Cutkosky, Shanola Hampton, Steve Howey, Emily Bergl, Isidora Goreshter
Genere: Drammatico, Commedia


L'appuntamento con la nuova stagione di "Shameless" è ormai un appuntamento fisso da qualche anno a questa parte, da quando, ormai tre anni fa, decisi di recuperare le cinque stagioni andate in onda fino ad allora nel giro di una manciata di mesi. Dopo una partenza folgorante e qualche alto e basso, non dico che la serie abbia cominciato ad annoiarmi, ma nella sesta e nella settima stagione, andate entrambe in onda nel corso del 2016, si è iniziata un po' a sentire la carenza di idee da parte degli sceneggiatori, spostando l'attenzione verso personaggi ancora inesplorati oppure riciclando storyline già affrontate e altre di interesse sicuramente minore. Purtroppo per quanto riguarda Showtime, il canale statunitense che trasmette la serie, ancora non si hanno notizie riguardo alla possibilità di dare alla serie una conclusione: comprensibile il fatto che essendo una serie televisiva che in qualche modo parla di vita vera e anche di crescita le storie affrontabili sono praticamente infinite, d'altro canto ricordiamoci che stiamo parlando comunque di finzione televisiva e alla lunga si rischia di diventare piuttosto ripetitivo.
L'ottava stagione di "Shameless" conferma i miei dubbi su come la serie stia arrancando in attesa della sua morte naturale che prima o poi dovrà pure arrivare. Come tutti i cicli di episodi di questa serie la qualità narrativa è sempre piuttosto buona, così come le interpretazioni dei protagonisti - che adesso che Liam Gallagher ha pure cominciato a parlare sono diventati ancora di più - sono sempre di buonissimo livello, sono però le storyline, alcune, non tutte, il vero punto debole di questa ottava stagione. Interessante, dopo la morte di Monica, il modo in cui si trasforma inizialmente Frank, diventando un gran lavoratore e riuscendo in frettissima a fare carriera nel suo nuovo lavoro, per poi, una volta perso questo altrettanto in fretta, dedicarsi nuovamente ad attività criminali e speculazioni. In secondo luogo il suo personaggio, interpretato sempre da William H. Macy, risulta più simpatico e piacevole rispetto alle precedenti stagioni. Interessante anche la parte riguardante Lip, che affronta ancora i suoi demoni conseguenti alla sua disintossicazione dall'alcol cercando di concentrarsi maggiormente sugli altri per non pensare eccessivamente a se stesso. Buona anche la storyline di Fiona, la sempre bellissima Emmy Rossum, che però non mi è parsa subire un'evoluzione personale interessante, nonostante la sua parte sia mediamente interessante.
Per tre storyline interessanti ce ne sono altrettante che funzionano molto meno: ho trovato Ian, interpretato da Cameron Monaghan, irritante al massimo, sia nella sua guerra personale contro Fiona della prima parte di stagione, sia nella sua nuova figura di Gesù Gay, in cui più che la lotta all'omofobia sono i luoghi comuni a farla da padroni. Al solito sono rimasto totalmente indifferente verso la storyline di Debbie, personaggio per me sbagliato dall'inizio della serie e che negli ultimi anni è notevolmente peggiorato in quanto ad antipatia. Anche la parte riguardante Carl, che negli ultimi anni stava emergendo in positivo, qui diventa piuttosto tirata al limite, per colpa soprattutto della ragazza, completamente squilibrata, che gli viene affiancata.
Storia a parte sono invece la storyline di Liam e quella di Veronica e Kevin. La prima è stata una specie di esperimento, in modo da far rendere conto gli spettatori che il personaggio è cresciuto, soprattutto fisicamente, nel corso degli anni e che quindi, prima o poi, dovrà assumere un ruolo all'interno della serie. Lo spazio a lui dedicato è ancora poco e qualcosa di buono comunque si è visto, bisognerà vedere come verrà sfruttato nei prossimi anni. La seconda invece è totalmente staccata da quella principale, con i due personaggi introdotti inizialmente come amici della famiglia Gallagher che in questa ottava stagione se ne distaccano completamente, riesumando una Svetlana che avrebbe dovuto chiudere il suo cerchio già nella scorsa stagione e che qui viene riciclata in maniera piuttosto inspiegabile. Insomma, "Shameless" non è più la serie fresca e critica verso la società americana che avevamo conosciuto nelle prime stagioni e, pur mantenendo una buona qualità narrativa, la stanchezza da parte degli sceneggiatori sta cominciando a farsi sentire in maniera piuttosto prepotente. Sarà il caso di cominciare a darsi una scadenza?

Voto: 6,5

Per recuperare le recensioni delle stagioni precedenti, seguite i link qui sotto!

Stagione 1 (8-)
Stagione 2 (7-)
Stagione 3 (7,5)
Stagione 4 (8,5)
Stagione 5 (7-)
Stagione 6 (7,5)
Stagione 7 (7)

Commenti

  1. Divertente ma abbastanza vuota, disimpegnata.
    Concordo con te, purtroppo, sui Gallagher e le scadenze.

    RispondiElimina

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