Veronica di Paco Plaza (2017)
Spagna 2017
Titolo Originale: Veronica
Regia: Paco Plaza
Sceneggiatura: Paco Plaza
Cast: Sandra Escacena, Bruna González, Claudia Placer, Iván Chavero, Ana Torrent, Consuelo Trujillo, Sonia Almarcha, Maru Valduvielso, Leticia Dolera, Ángela Fabián, Carla Sampra, Samuel Romero
Durata: 105 minuti
Genere: Horror
Negli ultimi anni il cinema spagnolo sta regalando, agli amanti del thriller e dell'horror, dei film di buona qualità, magari non sempre eccelsi, ma sempre o quasi in grado di tenere lo spettatore - anche se come al solito io parlo solo per me - con il fiato sospeso: "Musarañas" era stato uno dei miei horror preferiti nel 2015, per il genere thriller invece mi vengono in mente, con un ricordo positivissimo, "El Bar" di Alex de la Iglesia che lo scorso anno mi piacque tantissimo, "Desconocido - Resa dei conti" mi aveva preso dall'inizio fino alla fine e anche "Contrattempo", che a me non ha particolarmente impressionato, è stato in grado di ottenere i favori di buona parte della critica ed anche del pubblico che ha avuto modo di vederlo su Netflix. La stessa Netflix offre al pubblico italiano la possibilità di guardare "Veronica" horror che mi era stato presentato come uno di quelli più in grado di far paura, soprattutto per la sua capacità di non legarsi troppo al suo genere di appartenenza.
Come ho già avuto modo di sostenere a più riprese, ogni volta che un regista tenta di fare un horror puro, negli ultimi anni, finisce per confezionare un film innanzitutto poco credibile e in secondo luogo non riesce quasi mai nell'intento di fare veramente paura allo spettatore. Essendo l'horror puro passato di moda, anche se spero di no, non penso sia un caso che i migliori film appartenenti al genere visti negli ultimi anni siano quelli in grado di dare alla storia di paura un sottotesto drammatico su cui magari fermarsi a riflettere: "The Babadook" metteva l'horror a servizio della storia di una madre che odiava suo figlio in quanto "colpevole" della morte del marito a causa di un incidente stradale; "It Follows" è una grande metafora sulle malattie sessualmente trasmissibili, a suo modo; "It" narra la storia di un gruppo di ragazzi che devono crescere e hanno paura di farlo, nè più nè meno. Poi c'è "Veronica" che decide di non affrontare la storia horror dandole una componente drammatica, o meglio, di mantenerla in secondo piano, con la narrazione che rimane, per tutta la durata del film, in bilico tra la suggestione tipica del genere horror e la tensione tipica del thriller psicologico.
Il film narra la storia di Veronica Escancena, una ragazza di quindici anni che nel 1991 vive con la madre e con i suoi tre fratelli minori. Il padre è morto da poco tempo e Veronica, spesso e volentieri, è costretta a badare ai suoi fratelli la sera da sola perchè la madre lavora molto per continuare a provvedere al loro sostentamento. Dopo essere venuta a conoscenza del fatto che un tempo le eclissi fossero ritenute un buon momento per fare sacrifici umani per calmare gli spiriti maligni, Veronica ed un'amica decidono di evocare, durante l'eclissi, lo spirito del padre di lei tramite una tavola Ouija. Che poi uno che di horror ne ha visti non pochi come me pensa anche che porca puttana lo sanno tutti che le tavole Ouija se sei il protagonista di un film horror non le devi usare, però porco cazzo ogni volta sti stupidi personaggi si ostinano a farlo! Presto la ragazza comincerà a sentire sempre una strana presenza accanto a lei, soprattutto nella casa in cui vive praticamente da sola con i tre fratelli.
Come già anticipato il regista Paco Plaza è bravo a mettere il film "Veronica" su un piano narrativo che sta in bilico tra l'horror puro - anche se come ho detto potrebbe avviarsi verso la sua morte naturale - e il thriller psicologico, dando allo spettatore dapprima la sensazione che ci sia un'effettiva presenza a perseguitare Veronica e i tre fratelli, per poi ribaltare abilmente la situazione facendo pensare che ci sia in realtà qualcosa che non va nella psicologia della protagonista - e qualcosa deve esserci davvero, se sei così stupida da usare una tavola Ouija in un film horror -. Il giochino, seppur particolarmente semplice e sicuramente va ben lontano dall'essere un'idea geniale e nuova, funziona dall'inizio alla fine mettendo paura e tensione nello spettatore. Un giochino che, arrivati alla fine del film, magari non ti ha spaventato così tanto, ma è sicuramente riuscito, a lunghi tratti, a metterti qualche brivido nel corpo. Ed è proprio arrivati alla fine che si pensa di aver assistito ad un horror normale, che il regista fa una cosa geniale, che non avevo mai visto prima: [ATTENZIONE SPOILER] ti dice che la storia è una storia vera. E siccome si sa che ormai quando un film viene sponsorizzato parlando della storia vera nel trailer siamo davanti ad una cazzatona, qui che la cosa ci viene detta alla fine il risultato è ottimo e, soprattutto, raggelante.[FINE SPOILER]
Mi sento dunque abbastanza confidente nel consigliare "Veronica" a tutti gli appassionati del genere horror: non siamo davanti al film dell'anno, ma nemmeno per sbaglio, ma è in grado di giocarsi le sue carte in maniera intelligente ed intrigante.
Voto: 7
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