IL TRAILER DELLA DOMENICA #50 - Il primo re
Il 2019 è ormai partito e siamo a pieno regime, siamo arrivati a quel punto in cui quando si scrive la data non è più concesso sbagliare scrivendo ancora "2018", siamo anche a quel punto in cui tutte le rubriche lasciate in sospeso con le feste devono riprendere. Così anche quella dei trailer, al secondo appuntamento di questo nuovo anno, ci parlerà ancora di un film italiano per il quale ho l'hype a mille.
La mia opinione: Il regista Matteo Rovere mi aveva già stupito qualche anno fa con il suo film "Veloce come il vento", con uno Stefano Accorsi straordinario, in una delle sue performance che mi piacciono di più in assoluto. L'idea de "Il primo re" è piuttosto ambiziosa: innanzitutto il cinema italiano negli ultimi anni sembra essere stato colpevolmente disinteressato a quelle che sono le origini della nostra civiltà, di quello che è un po' il nostro orgoglio storico, in un genere cinematografico che quasi mai viene esplorato dai nostri registi. In secondo luogo ambiziosa è l'idea di girare il film tutto in protolatino, che ricorda molto le operazioni fatte da Mel Gibson in "La passione di Cristo" e "Apocalypto" e che a livello di pubblico e di critica hanno pure funzionato a meraviglia. Ciliegina sulla torta la presenza di Alessandro Borghi nei panni di Remo, attore lanciatissimo nel panorama italiano dopo l'intensa e ottima performance in "Sulla mia pelle". Ad interpretare Romolo avremo Alessio Lapice, che ha partecipato a "Il padre d'Italia" e che, personalmente, non conosco abbastanza per esprimere un'opinione su di lui. Il 31 Gennaio non è troppo lontano, una delle uscite cinematografiche da me più attese in questo mese sta per arrivare e io ho l'hype a mille.
La mia opinione: Il regista Matteo Rovere mi aveva già stupito qualche anno fa con il suo film "Veloce come il vento", con uno Stefano Accorsi straordinario, in una delle sue performance che mi piacciono di più in assoluto. L'idea de "Il primo re" è piuttosto ambiziosa: innanzitutto il cinema italiano negli ultimi anni sembra essere stato colpevolmente disinteressato a quelle che sono le origini della nostra civiltà, di quello che è un po' il nostro orgoglio storico, in un genere cinematografico che quasi mai viene esplorato dai nostri registi. In secondo luogo ambiziosa è l'idea di girare il film tutto in protolatino, che ricorda molto le operazioni fatte da Mel Gibson in "La passione di Cristo" e "Apocalypto" e che a livello di pubblico e di critica hanno pure funzionato a meraviglia. Ciliegina sulla torta la presenza di Alessandro Borghi nei panni di Remo, attore lanciatissimo nel panorama italiano dopo l'intensa e ottima performance in "Sulla mia pelle". Ad interpretare Romolo avremo Alessio Lapice, che ha partecipato a "Il padre d'Italia" e che, personalmente, non conosco abbastanza per esprimere un'opinione su di lui. Il 31 Gennaio non è troppo lontano, una delle uscite cinematografiche da me più attese in questo mese sta per arrivare e io ho l'hype a mille.
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Quando commentate ricordate che si sta pur sempre parlando di opinioni, quindi siate educati. Apprezzo sempre una punta di sarcasmo, sarò il primo a tentare di rispondervi a tono.
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