Unbreakable - Il predestinato di M. Night Shyamalan (2000)



USA 2000
Titolo Originale: Unbreakable
Regia: M. Night Shyamalan
Sceneggiatura: M. Night Shyamalan
Cast: Bruce Willis, Samuel L. Jackson, Robin Wright Penn, Spencer Treat Clark, Michael Kelly, Eamonn Walker
Durata: 106 minuti
Genere: Thriller


Il colpo di scena alla fine di "Split" di M. Night Shyamalan, oltre ad avermi fatto abbastanza saltare dalla sedia, ha risvegliato in me i miei più grossi disturbi ossessivo-compulsivi: faccio sempre fatica, qui, a recensire un film appartenente allo stesso filone, senza prima aver recensito gli altri che lo hanno preceduto. E siccome "Split" si poneva proprio nello stesso universo narrativo di "Unbreakable - Il predestinato" e lo scorso Giovedì è uscito "Glass", che sarebbe il seguito di entrambi i film citati, è giunto ora il momento di parlarvi proprio della pellicola da cui è nato tutto, da alcuni ritenuta come una delle migliori di M. Night Shyamalan, mentre io non so bene perchè non ero riuscito ad amarla del tutto nel corso della mia unica visione. Ho deciso però, per prepararmi alla visione di "Glass", che avverrà proprio in questi giorni, di ripassare e, ovviamente, di parlare del film anche sulle pagine di questo mio spazietto della rete, per vedere se la mia opinione potesse cambiare dopo una decina di anni e per prepararmi nel giusto modo alla visione della pellicola che dovrebbe chiudere questo arco narrativo, a meno di ulteriori colpi di scena che potrebbero rimescolare le carte in tavola, come tipico del regista anche nei suoi film meno riusciti.
David Dunn, interpretato da Bruce Willis, si risveglia in un pronto soccorso in seguito ad un terribile incidente ferroviario, nel corso del quale sono morti tutti i passeggeri del treno, mentre lui è l'unico ad esserne uscito non solo vivo, ma incredibilmente incolume. In seguito alla cerimonia in ricordo delle vittime, egli trova sul parabrezza dell'auto un biglietto con scritto "Quanti giorni della tua vita sei stato malato?", che mette nella sua testa incredibili dubbi sulla sua vita: sia lui, sia le persone che gli stanno intorno infatti non ricordano un solo giorno in cui David si sia sentito poco bene, così come non ricorda di aver mai riportato danni fisici, fratture o dolori muscolari. David e il figlio decidono quindi di recarsi all'indirizzo riportato sul biglietto, dove trovano ad accoglierli Elijah Price, interpretato da Samuel L. Jackson, uomo gravemente malato di osteogenesi imperfetta, che lo rende molto soggetto a fratture e che fa sì che egli venga soprannominato Uomo di vetro. Egli è convinto che nel mondo, per una persona nella sua condizione, ne esista una nella condizione opposta, estremamente forte e pressochè indistruttibile e pare aver identificato in David Dunn quel suo opposto. Lo stesso David, presa coscienza della sua condizione e scoprendo di riuscire a vedere le malefatte delle persone semplicemente toccandole, inizierà ad usare il suo potere per fare del bene e salvare delle persone.
Bisogna dare atto di una cosa fondamentale ad "Unbreakable - Il predestinato": il fatto di essere il prototipo perfetto per qualsiasi origin story per quanto riguarda i cinecomics. Se ci fate caso infatti, in un film da cui i cinecomics attuali hanno preso moltissimo pur non essendo esso stesso tratto da un fumetto, tutti i primi capitoli dedicati ad un supereroe seguono bene o male lo stesso schema presente in questa pellicola: scoperta del superpotere, accettazione dello stesso, utilizzo del potere per scopi nobili, saltando a piè pari la parte in cui il supereroe di turno usa i suoi superpoteri per guadagnarci sopra dei soldi, ma semplicemente perchè in questo cinecomic in versione M. Night Shyamalan i toni sono un po' più seri rispetto a tutti i film che gli sono succeduti. Un'altra cosa che ho apprezzato parecchio durante le visioni di questa pellicola è il modo in cui viene gestito il ritmo della narrazione: non è un ritmo spasmodico, non è particolarmente veloce, al contrario, si prende spesso i suoi tempi, mettendo molto in risalto la personalità dei protagonisti, che qui vengono sviluppati in maniera abbastanza approfondita.
Va da sè dunque che questa seconda visione di "Unbreakable - Il predestinato", in preparazione proprio a quella di "Glass" ha aperto in me nuove prospettive riguardo una pellicola che alla prima visione non ero riuscito ad amare particolarmente. Nell'interpretazione di Bruce Willis vengono fuori molto bene i caratteri di David Dunn, mentre è ottimo Samuel L. Jackson a dare al suo Elijah quel qualcosa che lo riesca a rendere ambiguo, piuttosto sgradevole per il pubblico che guarda la pellicola. Siamo dunque davanti ad un dei migliori film di M. Night Shyamalan? Per quanto mi riguarda nemmeno per sogno, c'è però da dire che rispetto alla prima visione del film, avvenuta ormai quasi una decina di anni fa, sono riuscito a dare ad "Unbreakable - Il predestinato" una maggiore dignità: vedremo se "Glass" saprà chiudere il cerchio in maniera soddisfacente!

Voto: 7+

Commenti

  1. Siamo entrambi reduci da “Glass” quindi concentriamoci su questo, che confermo, per me resta un film unico e anche il migliore di Michael Knight, ha davvero anticipato diciannove anni di super eroi al cinema ;-) Cheers!

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  2. E' vero, è la storia di super eroi perfetta, e il bello è che non ci sono calzamaglie o mantelli :)

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