Predator di John McTiernan (1987)




USA 1987
Titolo Originale: Predator
Regia: John McTiernan
Sceneggiatura: Jim Thomas, John Thomas
Cast: Arnold Schwarzenegger, Carl Weathers, Elpidia Carrillo, Sonny Landham, Bill Duke, Jesse Ventura, Richard Chaves, Shane Black, Kevin Peter Hall, R.G. Armstrong
Durata: 107 minuti
Genere: Azione, Fantascienza, Horror


Dopo lunghissimo procrastinare, finalmente posso annunciare a voi tutti miei lettori a cui non frega nulla di quello che posto ma continuate a leggermi incondizionatamente, che oggi inizia il breve speciale dedicato alla saga di "Predator"! Certo che di cose di cui parlare in questo posticino della rete ce ne sono a bizzeffe, ho appena finito la rassegna su Dario Argento, se Odino vuole arriverà in tempo con il finire lo speciale sulla saga di "Halloween" prima che esca il prossimo film, mentre con lo speciale su "Predator" parto in estremo ritardo e sicuramente non ce la farò a portarlo a termineprima che esca il nuovo capitolo diretto da Shane Black, previsto per questo Giovedì. Poco male comunque, vuol dire che il mio procrastinare continuo mi porterà a godermi il film con maggiore attenzione, anche perchè a dirla tutta di questa saga l'unico capitolo che proprio non ho mai mai visto è "Predators" e no, non è un modo per dire che non esiste come molti fan della saga sostengono, non l'ho proprio mai visto. Non ho voglia purtroppo di parlare dei due crossover con la saga di "Alien", quelli me li risparmio tranquillamente, che tanto la qualità artistica è quella che è e soprattutto non sono interessanti per quel che riguarda la continuity di "The Predator". Tante sono le storie e i retroscena che riguardano la lavorazione di questa pellicola, a partire dal fatto che, visti i trascorsi violenti di uno dei suoi attori protagonisti, Sonny Landham, la produzione si è vista costretta ad ingaggiare una guardia del corpo che lo pedinasse di continuo sul set, così come è arcinota la vicenda che avrebbe potuto legare il nome di Jean-Claude Van Damme a questa saga: inizialmente contattato per essere l'uomo sotto il costume dell'alieno, principale antagonista della pellicola, rinuncia al ruolo per divergenze creative e perchè non si sarebbe mai visto il suo volto. Viene ingaggiato per la regia John McTiernan, uno che dopo questo film ha avuto una discreta carriera nel quale è praticamente impossibile trovare un titolo da non citare - "Caccia a Ottobre rosso", "Trappola di cristallo" - mentre nei due ruoli principali vengono ingaggiati Arnold Schwarzenegger nel ruolo dell Maggiore Dutch Schaefer e Carl Weathers nei panni del Maggiore George Dillon.
Il film parte subito forte: nella prima scena vediamo una navicella aliena atterrare sulla Terra in un punto non ben precisato della giungla centroamericana. In quello stesso posto accorrono, per salvare un ministro a bordo di un elicottero finito fuori rotta, il Maggiore Schaefer e il Maggiore Dillon, un tempo commilitoni durante la Guerra del Vietnam che ora vivono una specie di rivalità dovuta al fatto che il secondo sia stato arruolato dalla CIA. Trovato l'elicottero su cui viaggiava il ministro trovano, non poco lontano, i cadaveri di una squadra di Berretti Verdi, scorticati e appesi a testa in giù. Non troppo lontano dal rinvenimento del relitto trovano anche il campo nemico: una volta giunti sul posto Schaefer scopre il vero motivo della missione, ovvero recuperare dei documenti segreti, missione in cui avevano fallito i militari trovati morti poco prima. Presto però la squadra di militari comincia a essere perseguitata da misteriose morti, per lo più di natura violenti, per mano di un essere che sembra possedere delle armi molto evolute e che riesce a mimetizzarsi in maniera perfetta nella giungla.
Uno dei miei pochissimi cult appartenenti al cinema action fantascientifico, "Predator" è uno di quei film che, nonostante siano passati ben trentuno anni dalla sua uscita nelle sale cinematografiche, dà l'impressione di non essere invecchiato di nemmeno un giorno. John McTiernan, il regista della pellicola, si diverte per lungo tempo nel farci sudare il tanto agognato antagonista, nascondendolo in maniera sapiente nel folto della giungla e mostrandocelo molto tempo dopo che il film è iniziato: è interessante come questo stratagemma, ora particolarmente utilizzato, riesca a creare nello spettatore una tensione crescente, che accompagna per tutta la prima parte e anche dopo che la creatura ci viene mostrata. Nel mezzo, oltre a tante scene classiche del cinema action - roba che i Nanowar of Steel quando dicono "un mitra in mano, una frase ad effetto" nel brano "I 400 calci" un po' pensavano anche a questa pellicola - c'è tanto del cameratismo militare che contraddistingue pellicole di questo genere e una caratterizzazione dei personaggi principali che, per quanto non sia approfondita in ogni minimo dettaglio, ci fa subito empatizzare per loro.
Siamo poi davanti ad un film che, da non esperto del genere, penso sia la prima volta che mette come antagonista un alieno che mostri in qualche modo delle tecniche di combattimento tipiche del mondo militare: ha un efficiacissimo metodo di mimetizzazione, possiede armi evolute con le quali uccide i propri nemici, ha in sè una sorta di umanità che lo porta a non attaccare chiunque sia disarmato e a rispettare chi, come Shaefer, riesce a tenergli testa nel combattimento. È proprio per questa caratterizzazione del Predator, alieno appartenente alla razza degli Yautja, che non riesco a non adorare fortemente questo film, che è riuscito grazie a degli accorgimenti non cinematograficamente fantascientifici e ad un ritmo che si mantiene costante per tutta la sua durata, senza essere mai particolarmente veloce, a coinvolgermi dall'inizio alla fine nonostante lo schema narrativo non sia la cosa più originale mai vista.

Commenti

  1. Un classico che più classico non si può! Io sono letteralmente cresciuto con i prini due Predator e la quadrilogia di Alien. Addirittura non mangiavo se non mo mettavano davanti alla TV con il VHS che girava. 💗

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  2. Doppio cinque alto per la rubrica su Predator! Olè sei una fonte di rubriche tutte da gustare ;-) L’etica dell’alieno Yautja è quella che lo distingue da tutti gli altri alieni cinematografici, il film poi vabbè sono di parte, è una bomba, per me è il padre nobile di tutti i film che iniziano con un genere e finiscono con un altro, non si rende mai abbastanza omaggio a McTiernan per i suoi lavori, questo è uno dei suoi capolavori. Cheers!

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