Halloween - 20 anni dopo di Steve Miner (1998)




USA 1998
Titolo Originale: Halloween H20: 20 Years Later
Regia: Steve Miner
Sceneggiatura: Robert Zappia, Matt Greenberg
Cast: Jamie Lee Curtis, Josh Hartnett, Adam Arkinn, Michelle Williams, LL Cool J, Jodi Lyn O'Keefe, Chris Durand, Adam Hann-Byrd, Janet Leigh, Joseph Gordon-Levitt, Lisa Gay Hamilton, Nancy Stephens
Durata: 85 minuti
Genere: Horror


Dopo una settimana di pausa, utilizzata per terminare l'interminabile rassegna di tutti i film di Dario Argento, ritorna lo speciale sulla saga di "Halloween" del quale da queste parti si sta attendendo con una certa ansia il nuovo capitolo, che arriverà in Italia alla fine di Ottobre. Dopo un quarto capitolo disastroso, un quinto decisamente migliore e un sesto ancor più disastroso del quarto, Jamie Lee Curtis ritorna a farsi viva e si accorge, meraviglia delle meraviglie, che sono passati ben vent'anni da "Halloween - La notte delle streghe", il film diretto da John Carpenter che aveva dato il via alla saga. Da qui dunque l'idea di riunire il cast e di richiamare il regista del primo capitolo, che però di fronte ad un compenso non soddisfacente decide di rispondere con una pernacchia, di quelle che nei cartoni si vedono anche gli sputi uscire dalla cornetta del telefono. Diciamo che l'idea di riunire tutto il cast della Curtis non è che sia tanto applicabile: buona parte dei personaggi del primo film sono crepati male, uccisi da Michael Myers, mentre l'unico che è rimasto in vita per tutti i film della saga, Donald Pleasence, è poi morto nella vita reale, un bello stratagemma il suo per farsi dedicare addirittura il sesto film della saga, un onore proprio, visto che fa schifo. Si decide dunque di chiamare Steve Miner, che nella sua carriera aveva già diretto il secondo e il terzo capitolo della saga di "Venerdì 13" - e ci tiene a ricordarcelo facendo indossare una maschera di Jason a Joseph Gordon-Levitt in una delle prime scene del film - e quella trashata spassosissima di "Chi è sepolto in quella casa?". Nel cast di questo nuovo capitolo vengono chiamati anche Josh "belli capelli" Hartnett, che qui interpreta il figlio di Laurie Strode, Michelle Williams, che arrivava fresca fresca da "Dawson's Creek" e Adam Arkinn. Altra decisione è quella di prendere quarto, quinto e sesto capitolo della saga e buttarli in pattumiera, rendendo questo film un seguito diretto de "Il signore della morte".
Nella primissima scena del film vediamo Marion Whittington, assistente storica di Sam Loomis, venire uccisa brutalmente da Michael Myers, che qui è interpretato sotto la maschera da Chris Durand, del quale venti anni prima non era mai stato ritrovato il corpo. Myers si è preso la cartella relativa a Laurie Strode e ora è più che mai convinto a cercarla e ucciderla. Nel frattempo Laurie Strode, che ora si fa chiamare Keri Tate, è ancora perseguitata dagli incubi di quella notte e, essendo preside della scuola frequentata dal figlio John, è coinvolta nei preparativi di un campeggio presso il parco Yosemity, cui la donna però non vuol far partecipare il figlio, essendo ancora in ansia e in preda all'alcolismo a causa del trauma capitatole vent'anni prima. Ovviamente succederanno cose che porteranno Michael Myers a ritrovare la sorella per il decisivo scontro finale - o almeno così era nelle intenzioni iniziali, poi però ci hanno fatto un altro film, due altre pellicole per una saga reboot e ora ne stanno facendo uscire pure un altro.
Cosa dire su questo "Halloween - 20 anni dopo" se non che è un film che sin dall'inizio non sa bene dove andare a parare risultando poi alla fine il classico slasher di fine anni novanta, che tenta di imitare e di citare altre pellicole sia storiche sia di quel periodo senza però dare alla pellicola una trama che potesse un minimo funzionare. C'è da dire che sin dall'inizio Steve Miner ci prova a dare al film un tono un po' più epico rispetto al suo predecessore, lo fa però con tutti quegli stratagemmi che difficilmente riescono ad impressionarmi, vedi ad esempio i titoli di testa con in sottofondo la voce di Loomis che spiega le vicende legate alla prigionia psichiatrica di Michael Myers. Un altro dei problemi serissimi di questo film è l'eccessivo citazionismo che all'inizio è pure divertente - vengono citati "Venerdì 13", "Scream" di cui si vede anche una scena con la sempre sia lodata Sarah Michelle Gellar, "Psycho", visto che la segretaria di Laurie Strode si chiama Norma ed è interpretata da Janet Leigh, madre di Jamie Lee Curtis e interprete di Marion Crane nel film di Hitchcock - però poi quando ti accorgi che siamo a metà del film e ancora non si è parlato della saga di "Halloween" un po' comincia pure a dare fastidio.
In questo marasma di citazioni e di eventi che continuano a far pensare che sì, Steve Miner con questo film è andato proprio sul sicuro, girando uno slasher di quelli che andavano tanto in voga negli anni novanta in cui tutti i personaggi erano uno più stupido degli altri, mi sono piaciute veramente solamente due cose: la prima è la morte di Sarah, interpretata da Jodi Lyn O'Keefe, che viene poi squartata e messa in bella mostra come fosse una zucca di Halloween, la seconda è il modo in cui sono stati diretti gli ultimi venti minuti, che portano allo scontro finale tra Laurie Strode e Michael Myers, registicamente piuttosto interessanti rispetto al resto del film. Rimane però purtroppo il fatto di aver visto uno slasher senza arte nè parte in cui tra l'altro la stessa attrice che si era proposta come sponsor dell'operazione, ha più volte dichiarato, in seguito, di essersi recata sul set solo per onorare il contratto e timbrare il cartellino e la cosa si vede proprio tutta all'interno del film.
Seriamente ancora non so cosa aspettarmi dal prossimo capitolo - che sono certo di aver visto di striscio nel periodo in cui era uscito, ma non me lo ricordo proprio - che dicono sia il peggiore della saga: finora, per quanto mi riguarda, questo non lo è, perchè comunque a livello di gestione del ritmo non mi ha annoiato e perchè gli ultimi venti minuti sono davvero interessanti a livello tecnico. Non basta però per promuoverlo, perchè veramente un'ora di citazioni fini a se stesse ce la saremmo anche potuta evitare.

Voto: 5


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La Bara Volante - I Remember Halloween
Il Zinefilo - Halloween - La notte delle saghe

Commenti

  1. Sai bene come la penso e concordo, è tutto tranne che impeccabile, ma Jamie Lee e quei venti minuti finali, dove finalmente si smette di citare tutti e a fare qualcosa che somiglia ad “Halloween” ci si diverte, ancora una dei seguiti meno peggio di tutta la saga. Spero che il fattore Jamie Lee influisca sulla buona riuscita anche del nuovo Halloween, dita incrociate. Cheers!

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    1. E' un filmettino inutile, sia per la saga di Halloween sia per l'horror in generale, però alla fine non fa del male a nessuno.

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  2. Ma se non sbaglio non è anche una delle ultime apparizioni della madre di Jamie? Janet è sempre stata molto affascinante, nel film Touch of Evil di Welles era spettacolare!

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