Revenge di Coralie Fargeat (2017)



Francia 2017
Titolo Originale: Revenge
Regia: Coralie Fargeat
Sceneggiatura: Coralie Fargeat
Cast: Matilda Lutz, Kevin Janssens, Vincent Colombe, Guillaume Bouchède, Jean-Louis Tribes
Durata: 108 minuti
Genere: Azione


Arrivato nelle sale poche settimane fa, finalmente oggi riesco anche io a parlare su queste pagine di uno dei film più discussi a inizio Settembre, il "Revenge" presentato lo scorso anno al Toronto Film Festival in grado di diventare subito, in qualche modo, un vero e proprio caso mediatico. In un modo o nell'altro la rete è riuscita ad ottenere il film e non sono rari i casi in cui, molti blogger, sono riusciti a vederlo ben prima dell'uscita al cinema: principalmente per mancanza di tempo ho deciso di recuperarlo una volta che sarebbe uscito nelle sale e alla fine, non troppo tempo dopo, ci sono riuscito. "Revenge" è il primo film appartenente al filone dei rape and revenge ad essere diretto da una donna e, non lo avreste mai detto, si vede eccome. La regista è Coralie Fargeat al suo primo film all'attivo. La protagonista femminile della vicenda è la bellissima Matilda Lutz, attrice italiana classe 1991 diplomata in un liceo scientifico non lontanissimo da quello che ho frequentato anche io - un'altra delle tante scelte sbagliate della mia vita, a quanto pare - che abbiamo già potuto vedere in quella mezza schifezzuola di "The Ring 3". Per quanto riguarda la componente maschile del film, solo attori poco conosciuti.
La trama della pellicola segue in tutto e per tutto il classico schema del rape and revenge, come lo avevamo conosciuto in "Non violentate Jennifer" e in "L'ultima casa a sinistra": la protagonista è Jen ragazza che intrattiene una relazione segreta con Richard, milionario francese interpretato da Kevin Janssens. I due si recano nella casa di lui, che si trova nel deserto, per passare una notte di passione in attesa dell'arrivo di due amici di Richard, Stanley e Dimitri interpretati da Vincent Colombe e Guillaume Bouchède, per la loro tradizionale battuta di caccia annuale. A sorpresa i due amici arrivano un giorno prima, mandando a monte i piani di Richard, che da una parte sperava di divertirsi con la ragazza, mentre dall'altra voleva, appunto, mantenere la sua relazione segreta e nascosta. Dopo una notte in compagnia a base di alcool e droghe, il giorno dopo la ragazza viene violentata da Stanley e, mentre sta per scappare, viene buttata giù da un dirupo da Richard. La ragazza, che si salverà miracolosamente dopo essersi conficcata in un tronco, una volta ristabilitasi comincerà a mettere in atto la sua vendetta verso i tre uomini.
Come già detto, la trama del film è piuttosto convenzionale per quel che riguarda il filone cinematografico a cui appartiene. A rendere il film diverso dal solito sono da una parte il punto di vista femminile della vicenda, mentre dall'altra uno stile registico assolutamente invidiabile, di primissimo livello. Per quanto riguarda la prima componente è abbastanza evidente quanto l'occhio femminile a dirigere la pellicola abbia influenzato, in maniera più che positiva, la sua narrazione: Coralie Fargeat mette alla berlina tutti quegli atteggiamenti o luoghi comuni che alcuni uomini sono soliti perpetrare per giustificare uno stupro o una violenza ponendo un grande accento su di essi. Jen è per tutte le prime sequenze del film l'essenza della provocazione: è sexy da morire, ha uno dei migliori culi che abbia mai visto in vita mia e, soprattutto, è estremamente provocante. Ora io ho seriamente bisogno che qualche uomo, che ricordo appartiene al mio stesso genere sessuale, mi spieghi in quale tavola della legge stia scritto che una donna non possa essere provocante e estremamente sexy, perchè se lo si è lo stupro e la violenza ce li si è "andati a cercare". Sono poi altre frasi dette dai personaggi maschili, quelle che fanno venire vergogna, a mettere davvero i brividi come anche alcune delle frasi messe nei vari trailer evidenziando che sono i commenti fatti da alcuni uomini che hanno assistito alla proiezione - "Perchè voi donne dovete opporre sempre resistenza?" è solo uno degli esempi più raccapriccianti.
Messa da parte la componente narrativa che comunque è di buonissimo livello, è il comparto tecnico a sorprendere per davvero lo spettatore: la regia di Coralie Fargeat è ricercatissima, mostra una cura estrema nei dettagli e una ricerca quasi spasmodica dell'inquadratura perfetta, con alcune sequenze che, per il modo in cui sono girate, mettono addosso una tensione palpabile, emblematica in tal senso la scena in cui Jen sta per vendicarsi di Richard con l'abitazione che diventa una specie di labirinto e un inseguimento che mi ha ricordato alla lontana quello in cui Jack Torrance insegue la moglie e il figlio nel labirinto davanti all'albergo in "Shining". Da segnalare anche il fatto che mentre i personaggi maschili sono caratterizzati abbastanza superficialmente, ma comunque in modo efficace, è interessante il modo in cui Jen si trasforma dalla prima alla seconda metà della pellicola: prima caratterialmente al limite dell'ingenuo, poi nel corso della vendetta, sicuramente spietata, ma comunque evidenziando il fatto che per lei la situazione non è normale. Tanto per fare un esempio, Jen non sa usare un'arma e, differentemente da altre pellicole, non è che la sete di sangue glielo faccia imparare magicamente: la prima volta che spara con un fucile, verrà sbalzata indietro dal rinculo potentissimo dell'arma. Per questo "Revenge" è anche un film estremamente realistico: il sangue scorre a fiumi, con anche alcune scene estremamente splatter, ma l'evoluzione caratteriale della protagonista, con tutto ciò che compirà in seguito alla violenza subita, è graduale.
Per quanto non vada particolarmente d'accordo con i rape and revenge, soprattutto perchè mal sopporto la parte del rape, questo è per me uno dei migliori esemplari del genere che io abbia visto: esteticamente pazzesco e, nonostante non sia un mostro di originalità, estremamente curato a livello di sceneggiatura.

Voto: 7,5

Commenti

  1. Insomma, ne parlate davvero tutti molto bene! Vorrà dire che a breve lo recupererò anch'io cercando di superare il mio iniziale disinteresse...

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    1. Devi farlo: dal punto di vista registico è una discreta bomba. Il tema è il solito, trattato però con gli occhi di una donna e si vede eccome!

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  2. Allora non è solo un revenge movie come tanti altri.

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    1. Dal punto di vista della sceneggiatura lo è, però la regia è qualcosa di pazzesco. Il fatto che poi sia diretto da una donna lo si vede eccome, anche per come vengono evidenziate alcune frasi dette dai personaggi maschili.

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  3. Mi credevo anch'io completamente distante dal genere e dall'apprezzarlo, invece giocando con ironia e sapienza, questo pulpissimo Revenge mi è piaciuto eccome!

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    1. Io ho fatto fatica persino con Non violentate Jennifer o L'ultima casa a sinistra, mi dà sempre molto fastidio come genere. Questo pure, all'inizio a dire la verità.

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  4. Concordo, in un annata finora per me abbastanza sottotono a parte non troppi altri titoli, questo spicca il volo.

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