Halloween II di Rob Zombie (2009)


USA 2009
Titolo Originale: Halloween II
Regia: Rob Zombie
Sceneggiatura: Rob Zombie
Cast: Scout Taylor-Compton, Malcolm McDowell, Tyler Mane, Danielle Harris, Brad Dourif, Brea Grant, Angela Trimbur, Sheri Moon Zombie, Daniel Roebuck, Octavia Spencer, Chase Wright Vanek, Weird Al Yankovic, Chris Hardwick
Durata: 119 minuti
Genere: Horror


Il giorno dopo l'uscita del motivo per cui sto facendo questo speciale da due mesi e mezzo, quella di "Halloween" di David Gordon Green, ecco che la mia rassegna dedicata alla saga di "Halloween", iniziata quarant'anni fa da John Carpenter, si conclude, per lo meno fino a quando su questi schermi non comparirà il post dedicato al nuovo film, seguito diretto e ufficiale del primissimo capitolo. Siamo qui a parlare, dopo "Halloween - The Beginning", del secondo remake diretto da Rob Zombie, remake del quale avevo un ricordo non troppo negativo, ma sul quale dopo il rewatch fatto nei giorni scorsi ho cambiato decisamente opinione. Protagonista della vicenda è ancora Scout Taylor-Compton nei panni di Laurie Strode, così come ritorna Malcolm McDowell nei panni del dottor Loomis e il cristone di due metri e mezzo Tyler Mane ad interpretare Michael Myers. Da segnalare, come nella precedente pellicola, anche il ritorno di Danielle Harris, mentre lo spazio per Sheri Moon Zombie, moglie del regista, lo si trova comunque in un flashback ad inizio film in cui Deborah Myers fa visita al figlio, ancora piccolo ma interpretato da un diverso attore - Chase Wright Vanek -, nell'ospedale psichiatrico.
Così come nel precedente film Rob Zombie aveva indagato sulle origini di Michael Myers in una prima parte decisamente ben riuscita, per poi girare a tutti gli effetti un remake del lavoro di Carpenter, in questo suo secondo remake segue la struttura opposta: si comincia proprio in maniera molto molto simile a "Halloween II - Il signore della morte", per poi nella seconda parte girare un film della saga di "Halloween" qualsiasi con molte scene che ci mostrano quanto Rob Zombie quando se la sente troppo, rischia di caricare eccessivamente il film di scelte sia poco comprensibili, sia in alcuni casi addirittura fuori luogo rispetto al tema trattato: se stiamo parlando della saga di "Halloween" vanno benissimo le scene in cui la protagonista Laurie Strode è perseguitata nei suoi incubi dai ricordi del trauma subito l'anno prima, ciò che mi sta meno bene sono scene al rallentatore e talvolta addirittura dei fermo immagine - che a Rob Zombie comunque piacciono parecchio e anche a me normalmente, se ben utilizzati non dispiacciono affatto - che rallentano parecchio il ritmo della narrazione e la appiattiscono da morire.
A dei difetti tecnici che sono dovuti per lo più all'utilizzo abbastanza fuori luogo di cose che piacciono tanto al regista, ma che non è che possono stare bene in tutti i tipi di storie, aggiungiamoci anche il fatto che per buona parte della pellicola il Sam Loomis interpretato da Malcolm McDowell passi in secondo piano: la pubblicazione di un libro sulle gesta di Michael Myers, con tanto di critica al fatto che il dottore guadagni soldi alle spalle delle vittime dell'assassino, risulta essere anch'essa fuori luogo, ma se proprio vuoi inserire questa storyline devi anche farlo bene. Partendo dal presupposto che la critica alla società e allo sciacallaggio mediatico magari non me la metti in un film su Michael Myers, ma poi la cosa sembra inserita solo per dare un ruolo al dottor Loomis e per far sapere a Laurie Strode di essere la sorella di Michael Myers, insomma, si sarebbe potuto fare in qualsiasi altro modo, anche più semplice e meno pretenzioso, che il risultato si sarebbe ottenuto lo stesso.
Insomma, riguardo a questo "Halloween II" di Rob Zombie avevo i ricordi decisamente appannati: ricordo sicuramente che mi piacque, dieci anni fa. Ora, riguardandolo anche alla luce di tutti gli altri film sicuramente non è il peggiore dei dieci - anche perchè comunque Rob Zombie ci mette del suo per non rendere il tutto una piatta copia sbiadita degli originali - ma da qui a renderlo una buona pellicola ce ne passa di acqua sotto ai ponti.

Voto: 5-

Commenti

  1. L'incipit iniziale mi è sempre piaciuto, poi perde mordente e diventa meno affilato.

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