Halloween - La resurrezione di Rick Rosenthal (2002)




USA 2002
Titolo Originale: Halloween: Resurrection
Regia: Rick Rosenthal
Sceneggiatura: Larry Brand, Sean Hood
Cast: Bianca Kajlich, Busta Rhymes, Jamie Lee Curtis, Tyra Banks, Brad Loree, Sean Patrick Thomas, Katee Sackhoff, Ryan Merriman, Daisy McCrackin, Luke Kirby, Thomas Ian Nicholas, Billy Kay, Lorena Gale, Dan Joffre, Brad Sihvon, Gus Lynch
Durata: 90 minuti
Genere: Horror


Così come lo scorrere del tempo ci sta avvicinando sempre di più all'attesissimo "Halloween" di David Gordon Green, anche io con la mia maratona mi sto avvicinando sempre di più alla fine della saga dedicata a Michael Myers e con oggi si chiude, ufficialmente, quella originale, mentre i prossimi due episodi saranno i reboot diretti da Rob Zombie che, pur non essendo eccelsi, erano meglio degli ultimi capitoli della saga originale. Siccome la saga sarebbe dovuta chiudersi ufficialmente con "Halloween - 20 anni dopo" e soprattutto con Michael Myers decollato da Laurie Strode, ecco che interviene un'entità paranormale, in grado di dare idee di sceneggiatura a chiunque: la pecunia, i soldi, il danaro, i dindini, la moneta sonante. Ecco che il produttore storico Moustapha Akkad decide di richiamare ai suoi ordini Rick Rosenthal che aveva diretto "Il signore della morte" e con lui anche Jamie Lee Curtis che ahilei aveva firmato un contratto che la obbligava a comparire almeno per un cameo di trenta secondi, con la clausola che sarebbe stata l'ultimissima comparsa in un film della saga di "Halloween". Le cose devono essere cambiate nel corso di questi sedici anni, visto che la rivedremo tra un paio di settimane!
Il film è diviso in due tronconi, fondamentalmente: il primo è la scena introduttiva, quasi salvabile e utile ai fini della trama dell'intera saga, mentre il secondo troncone è tutto il resto del film, completamente inutile. Nella prima scena vediamo Laurie Strode rinchiusa in un ospedale psichiatrico dopo che si è scoperto che il tizio che aveva decollato non era Michael Myers, ma un infermiere che era stato appositamente travestito dal fratello. Tre anni dopo Michael Myers, qui interpretato da Brad Loree, riesce a irrompere nell'ospedale dove è rinchiusa la sorella, che sembrava aspettarlo da tempo, con la quale ha una colluttazione. Alla fine Laurie Strode viene finalmente uccisa dal fratello e la saga di "Halloween" finisce in uno dei tanti modi possibili. Vi piacerebbe eh? Sì anche io avrei voluto scrivere una recensione in cui tutto il resto del film che ho visto dopo questa scena non esiste - cosa in cui sinceramente un po' credo, o comunque spero di aver avuto un'allucinazione o qualcosa del genere - eppure mi tocca anche parlare del resto del film: un gruppo di ragazzi del college ha vinto un concorso che permetterà loro di partecipare ad un reality interamente ambientato all'interno della casa in cui ha vissuto Michael Myers. Come è ovvio che sia e con lo show trasmesso in diretta sul web - che per un film del 2002 è effettivamente una cosa piuttosto visionaria, manco fossimo nel 2016 - all'interno della casa si è rifugiato anche il famoso assassino, che, tra le altre cose, non è più macchinoso, lento e inesorabile nei movimenti, ma sa arrampicarsi meglio di una scimmia ed è diventato anche un po' più veloce.
Ora mentre scrivo sto ancora tentando di autoconvincermi che il film e la saga originale di "Halloween" fossero terminati con la morte a inizio film di Laurie Strode, che tra l'altro recita i suoi cinque minuti di film - che brava, aveva firmato un accordo che la obbligava a fare almeno trenta secondi, lei ne ha fatti dieci volte tanto! - con la stessa voglia che ho io di mettermi a programmare alle 17:55 del Venerdì sera, prima di andarmi a bere le solite due o tre birre che danno ufficialmente inizio al weekend. Purtroppo però esiste anche la seconda parte, quella con Bustha Rhymes, da me sempre mal sopportato anche come rapper, quella parte in cui ci sono più Michael Myers perchè ovviamente i produttori del reality show non possono far passare delle notti tranquille ai protagonisti del reality, quella parte che vuole confondere le idee, mostrando però che gli sceneggiatori non ne avevano manco mezza, se non quella di battere un ferro che stava già iniziando a raffreddarsi e raggranellare gli ultimi soldi che si potevano spremere da questa saga. Il risultato finale è, come è ovvio che sia, il peggior film in assoluto della saga di "Halloween", ma anche di quella di "Venerdì 13" - di cui ho visto solo un paio di capitoli e magari se un giorno ne annunceranno il remake passerà anche qui su questo blog... [il curatore del blog fa un sorrisetto e un occhiolino ammiccante] -, di quella di "Nightmare" - ecco, di quello li ho visti tutti, ma non ne ho mai parlato qui... [altro sorrisetto e occhiolino ammiccante] - e di tutte le saghe horror che io abbia mai visto.
Ho già visto i due reboot diretti da Rob Zombie, li rivedrò per scriverne un post esaustivo nelle prossime settimane, questo è sicuro e so già, più o meno, cosa aspettarmi e quanto mi siano piaciuti, ovvero nella media, sicuramente più di questo ultimo capitolo. Da una parte ho una speranza che spero si tramuti in una certezza: David Gordon Green se vuole fare peggio di questa robaccia deve proprio impegnarsi tantissimo, dare proprio il 120% dello schifo. Fare peggio di "Halloween - La resurrezione" è proprio difficilissimo: spero, il 25 Ottobre, di ottenere qualche conferma!

Voto: 2

Non perdetevi anche gli speciali organizzati da La Bara Volante e da Il Zinefilo in onore della saga di "Halloween". Li trovate ai link qui sotto!

La Bara Volante - I Remember Halloween
Il Zinefilo - Halloween - La notte delle saghe

Commenti

  1. Questo film sta al primo Halloween come Freddy's Dead: The Final Nightmare sta a A Nightmare on Elm Street. Delusione totale!

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  2. David Gordon Green non potrà mai fare peggio di così, spero che questa non sarà la frase che scriveranno sulla mia lapide, però oggettivamente, la saga di Halloween non è mai scena più in basso. Ora sono curioso di conoscere il tuo parere sul remake ;-) Cheers!

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