Phenomena di Dario Argento (1985)


In questo ennesimo appuntamento con lo speciale su Dario Argento ci tengo a presentare su questo blog qualcosa che, grazie a Roberta di IsNotTV, che ancora ringrazio sentitamente, entrerà a far parte dei post che vi proporrò da qui in avanti. IsNotTV è un simil social network ad argomento televisivo cinematografico in cui gli utenti possono valutare i film visti e scrivere recensioni. La vera novità del social sta però nel fatto di raccogliere in un unico punto tutte quelle informazioni basilari per approcciarsi a vedere un film: trailer, trama, commenti e valutazione media. Per questo sono stato invitato ad utilizzare il loro widget, che mi dà anche la possibilità di suggerire modifiche alla trama o di correggere eventuali errori nella scheda del film. Lo vedete, per la prima volta su questo blog, qui sotto!



Italia 1985
Titolo Originale: Phenomena
Regia: Dario Argento
Sceneggiatura: Dario Argento, Franco Ferrini
Cast: Jennifer Connelly, Daria Nicolodi, Donald Pleasence, Dalila Di Lazzaro, Patrick Bauchau, Michele Soavi, Federica Mastroianni, Kaspar Capparoni, Fiore Argento, Fiorenza Tessari, Fulvio Mingozzi, Mario Donatone, Davide Marotta, Francesca Ottaviani, Antonio Maimone, Alberto Cracco, Dario Argento
Durata: 116 minuti
Genere: Thriller, Horror


Siamo giunti alla metà del percorso incominciato a fine Gennaio su questo blog riguardante la filmografia di Dario Argento, che nel corso dei primi anni della sua carriera si è letteralmente diviso tra il suo amore per il genere giallo con i suoi primi film e quello per l'horror tra il finire degli anni settanta e i primi anni ottanta, tralasciando la breve parentesi della commedia storica de "Le cinque giornate" che continuo a ritenere non sia un film di Dario Argento e che non faccia parte della sua filmografia. Dopo essere tornato al genere thriller con il validissimo "Tenebre" - tra l'altro uno dei suoi film non soprannaturali più violenti in assoluto - con "Phenomena" si ritorna all'horror paranormale, con quello che tra l'altro a memoria d'uomo deve essere stato uno dei primi film del regista, venuto solamente dopo "Profondo rosso" e "Suspiria", che io ho visto e che, oltre ad essere il film preferito di Argento è anche uno di quelli che prediligo nella sua filmografia - non dico che lo metto al primo posto, ma penso vada tranquillamente tra il terzo e il quarto, sono ancora piuttosto indeciso -.
Jennifer Corvino, interpretata da Jennifer Connelly, viene mandata dal padre in un collegio svizzero femminile, teatro di efferati omicidi ai danni di giovani ragazze. La ragazza, durante un episodio di sonnambulismo, da cui è affetta da tempo, assiste involontariamente ad uno di questi omicidi ed incontra altrettanto casualmente uno scimpanzè, che la conduce dall'entomologo John McGregor, interpretato da Donald Pleasence. Tra i due nasce una sorta di amicizia, facilitata dal fatto che la ragazza sia particolarmente attratta dagli insetti e sembra essere in qualche modo in grado di comunicare con loro e di utilizzare la loro volontà a suo piacimento. Ciò che salta subito all'occhio guardando "Phenomena" e il modo in cui la sua trama è strutturata è la sua somiglianza con "Suspiria", soprattutto per quanto riguarda le sue premesse: anche qui abbiamo una ragazza mandata in un collegio in cui le coinquiline sono vittime di efferati omicidi e anche qui abbiamo la componente soprannaturale che interessa in maniera particolare la nostra protagonista.
Se la somiglianza negli intenti con "Suspiria" appare abbastanza chiara, è altrettanto cristallino il fatto che il film non sia nè perfetto, nè altrettanto bello a livello visivo come il suo capolavoro, ancorchè punto più alto di una carriera mai più riuscito ad eguagliare. È interessante vedere la scelta del regista di non fare di "Phenomena" un vero e proprio horror quanto più che altro di contaminare il genere thriller con la componente soprannaturale della comunicazione tra l'essere umano e gli insetti. Sì perchè alla fine "Phenomena" non è uno di quegli horror che si pone l'obiettivo di spaventare lo spettatore, quanto più che altro di trovare il colpevole degli omicidi che affliggono il collegio in cui la ragazza studia utilizzando la componente soprannaturale come arma in proprio favore. Le parti horror sono infatti relegate più che altro a un paio di scene veramente disgustose e ad una componente più da body horror che nel finale disgusta senza davvero spaventare.
Altra cosa sicuramente non da poco la colonna sonora, che per l'ennesima volta è componente fondamentale nelle pellicole di Dario Argento: qui il regista realizza poi finalmente il suo desiderio - partito dal volere i Deep Purple per la colonna sonora di "Profondo rosso", anche se poi con gli italianissimo Goblin non è che gli sia andata malissimo - di avere dei musicisti internazionali nel suo film e qui lo fa prendendo sia musiche composte ancora una volta dai Goblin, sia avvalendosi della collaborazione degli Iron Maiden con il brano "Flash of the Blade" e dei Motörhead con "Locomotive", insomma proprio roba di poco conto. Quello che è a tutti gli effetti il film che Dario Argento ha preferito dirigere è anche il film che lancia - dopo l'esperienza con "C'era una volta in America" - la carriera cinematografica di Jennifer Connelly che già era una bellissima ragazza a quindici anni e ancora lo è adesso che di anni ne ha quarantotto. Ed è anche uno dei miei film preferiti diretti da Dario Argento, pur nella sua visibile imperfezione.

Voto: 8

Commenti

  1. Sì, rientra perlopiù nel giallo, italian giallo per così dire, a metà tra Profondo Rosso e Suspiria.
    Bel film e bella rece^^

    Moz-

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